La famiglia Schumacher vince la causa contro il giornale tedesco per l’intervista generata con l’AI ed ottiene il diritto al risarcimento del danno.
Nell’aprile del 2023 molto scalpore aveva suscitato negli addetti ai lavori e non, un‘intervista realizzata dal giornale “Die Aktuelle”, il quale utilizzando l’AI, aveva simulato un dialogo con Michael Schumacher, spingendo la famiglia a fare causa, ottenendo dopo circa un anno, la vittoria.
La famiglia Schumacher ha sempre preteso, ed ottenuto, grande riservatezza sulle condizioni del sette volte campione del mondo, il quale non è stato più visto in pubblico da quando ha subito gravi ferite alla testa in un incidente sugli sci nel dicembre 2013.
La Funke Mediengruppe, casa editrice di Die Aktuelle, si era subito scusata con tutti i familiari del tedesco per l’accaduto e licenziato successivamente chi aveva scritto l’articolo incriminato, ovvero la caporedattrice Anne Hoffmann.
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Tramite utilizzo dell’AI, il giornale tedesco aveva simulato una vera e propria intervista con l’ex pilota tedesco, pubblicando prima una foto di Schumacher sulla copertina della sua edizione nell’aprile 2023 e inserendo poi un titolo in prima pagina che recitava “La prima intervista”, non specificando però l’utilizzo della piattaforma di chatbot chiamata Character.ai e quindi, la falsità di tutta l’intervista.
Grazie a questa tecnologia, il giornale “Die Aktuelle” poneva alcune domande all’ex pilota tedesco, riuscendo ad ottenere risposte secche e che sembravano davvero essere dichiarazioni del sette volte campione del mondo, a tal punto da fornire risposte sulla sua condizione di salute e su come fosse cambiata la sua vita dopo l’incidente del 2013. Tutto ciò ha spinto la famiglia Schumacher ad intraprendere azioni legali contro il giornale, ottenendo dal “Landesarbeitsgericht”, il tribunale del lavoro di Monaco di Baviera, il riconoscimento della vittoria ed un risarcimento dal valore di 200.000 Euro, condannando così la Funke Mediengruppe.
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Fonte copertina:SkySportF1