Settembre 14, 2024
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F1 | Vowles contro Magnussen: “non è così che voglio correre”

Il TP della Williams, James Vowles, ritiene che la Formula 1 dovrebbe rivedere le tattiche adottate dalla Haas che hanno facilitato il punto di Nico Hulkenberg in Arabia Saudita.

Il team MoneyGram Haas F1 Team la scorsa settimana sul circuito di Jeddah, dopo l’uscita della Safety Car causata dall’Aston Martin di Lance Stroll che è andata a muro, ha tenuto fuori Kevin Magnussen e ha fatto entrare Hulkenberg nella pit-lane.

Vowles Haas F1
James Vowles contro Haas e Magnussen: “non è così che voglio correre in F1”
(Immagine: Motorsportweek)

Magnussen ha subito due penalità da 10 secondi in rapida successione alla ripartenza: una per aver lasciato la pista e aver guadagnato un vantaggio, e un’altra per aver causato una collisione con Alex Albon nella Williams.

Magnussen è rimasto davanti al gruppo di vetture sotto la top 10 e ha guidato, per un vantaggio del team, a un ritmo che ha rallentato gli inseguitori. Questo a consentito al compagno di squadra, Hulkenberg, di costruire un gap (distacco) sufficientemente ampio in modo tale da rimanere davanti al n.20 della Haas una volta effettuato il pit-stop obbligatorio.

Hulkenberg è così riuscito a prendere un punto, portando così la Haas al sesto posto in campionato, davanti a Williams, Sauber, RB e Alpine.

Le dichiarazioni di Vowles

Nel debriefing post-gara, James Vowles ha esposto il suo rammarico: “So che avevamo una macchina che poteva segnare un punto lì [a Jeddah], eppure ce ne andiamo senza nulla a nostro nome.

Ora, in parte, ciò è dovuto al fatto che la vettura di Alex [Albon] è stata danneggiata da Magnussen che lo ha spinto contro il muro, ricevendo una penalità di conseguenza. Ma poi [Magnussen] ha usato una tattica che ha rallentato il resto del gruppo e ha creato un distacco abbastanza ampio in modo che Hulkenberg potesse segnare quel punto.

Poi, riflette sulla sportività di queste tattiche dichiarando: “Ora sorgono delle domande: se queste tattiche sono valide e permesse, e se [chi le usa] dimostra un comportamento sportivo o meno.

Dovremmo rivedere questi dettagli come un’organizzazione e uno sport che cerca di andare avanti e migliorarsi. La mia opinione è che non è così che voglio correre in F1.

Vowles Haas F1
James Vowles contro Haas e Magnussen: “non è cos’ che voglio correre in F1”
(Immagine: GPblog.com)

Leggi anche: F1 | McLaren punta a un primo grande aggiornamento “entro il primo terzo di stagione”


Alex Albon ha concluso il Gran Premio d’Arabia Saudita in 11esima posizione, una volta applicata la penalità di Magnussen, e Vowles ritiene che la Williams possa essere ottimista in vista dei prossimi Grand Prix.

(In termini di passo della macchina) sì, mi aspettavo che l’auto fosse più o meno dov’è”, ha commentato il TP Williams. “Si può dire che quel tipo di competizione a centrocampo è molto, molto serrata.

Nelle ultime due gare, si è visto un ordine molto diverso tra le squadre, e questo è solo indicativo del fatto che un decimo divide quattro team.

Ci sono altre piste che più o meno ci andranno bene in futuro. Penso che Melbourne sarà comunque una pista positiva per noi. Sarà, poi, interessante vedere come si comporterà l’auto in Giappone”, afferma Vowles.

Infine riflette sui miglioramenti dalla scorsa stagione: “Ci sono ancora domande rispetto allo scorso anno e speriamo di aver risolto il problema a sufficienza per creare un pacchetto migliore.

Ma penso che quello che abbiamo ormai capito è che dovremmo essere lì, o giù di lì, a lottare per i punti quando le prime cinque squadre ce ne lasciano qualcuno a disposizione.


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Immagine copertina: PlanetF1

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