Dopo il galà FIA a Kigali, il presidente Kagame annuncia la candidatura ufficiale per ospitare una gara di F1, segnando un nuovo capitolo nella rinascita del Rwanda.
Il Rwanda potrebbe presto diventare una delle nuove destinazioni della Formula 1. L’organizzazione del galà FIA 2024 a Kigali, previsto per oggi, venerdì 13 dicembre, rappresenta infatti un’occasione importante per mettere il Paese al centro del mondo automobilistico. Mentre i piloti, tra cui il campione Max Verstappen, si preparano a celebrare i traguardi dell’anno, il presidente Paul Kagame, leader carismatico e rieletto con un consenso schiacciante, guarda oltre: il suo obiettivo è portare un Gran Premio di F1 in Rwanda nei prossimi anni.

L’idea di riportare la Formula 1 in Africa, un continente che non ospita gare dal lontano 1993, quando si corse per l’ultima volta a Kyalami in Sudafrica, ha un significato profondo. Per il Rwanda, sarebbe un’occasione straordinaria per presentarsi al mondo sotto una nuova luce. Poco più di 30 anni fa, il Paese viveva uno dei momenti più bui della sua storia: il genocidio del 1994, che vide le milizie Hutu compiere atrocità contro i Tutsi, lasciando un tragico bilancio di centinaia di migliaia di vittime. Oggi, il Rwanda vuole essere riconosciuto come una nazione in rinascita, dinamica e ambiziosa.
Il presidente Kagame vede nello sport e nel turismo leve strategiche per guidare lo sviluppo del Paese. Dopo aver conquistato l’organizzazione dei Mondiali di ciclismo su strada nel 2025, il prossimo passo punta ancora più in alto. “Sono orgoglioso di annunciare ufficialmente – ha dichiarato alla vigilia della cerimonia FIA – che il Rwanda ha presentato la candidatura per ospitare un Gran Premio di Formula 1. Vogliamo riportare in Africa il brivido delle corse automobilistiche”.
Leggi anche: F1 | Se l’Africa chiama, cosa risponderà la Formula 1?
Kagame ha anche espresso gratitudine a Stefano Domenicali, amministratore delegato della Formula 1, e al suo team, per l’apertura e la collaborazione dimostrata finora: “Un sincero ringraziamento va a Domenicali e a tutta la squadra F1 per i progressi fatti nelle nostre discussioni. Siamo determinati ad affrontare questa sfida con il massimo impegno, perché insieme possiamo realizzare qualcosa di straordinario e memorabile”.
Le dichiarazioni di Domenicali, rilasciate nei mesi scorsi, lasciano intravedere il piano del Rwanda: non una pista cittadina, come in altre metropoli emergenti, ma un circuito permanente pensato per ospitare le gare più prestigiose e consolidare il Paese come punto di riferimento per lo sport internazionale.
Foto in copertina, Credit: News F1
Seguici sui social: Telegram – TikTok – Instagram – Facebook – Twitter