Nella stagione 2024 potrebbe cambiare il format dei weekend Sprint: Domenicali spiega quando lo annunceranno, insieme ad altri dettagli sul programma.
Così come nella stagione appena conclusa, anche nel 2024 saranno presenti sei weekend Sprint, e dato che il format potrebbe subire delle modifiche, Domenicali ha raccontato un po’ le intenzioni di Liberty Media con questa nuova organizzazione del weekend, e spiegato perché non l’hanno ancora ufficializzata.
“Avremo una riunione ad inizio febbraio per definire alcuni cambiamenti operativi legati al parco chiuso e forse ad un formato diverso”. Domenicali ha poi continuato specificando di non poter aggiungere dettagli: prima di poterlo fare si deve trovare un accordo comune per tutti e firmarlo. A quel punto potrà essere condivisa con il pubblico la decisione presa in merito al nuovo format e ad altre questioni.
Leggi anche: F1 | Verstappen e il sogno del Mugello: lo vorrebbe nel calendario di F1
Perché nasce il format Sprint?
La Sprint è stata introdotta come una gara di 100 km che andava a definire la griglia di partenza della domenica. Il format dunque prevedeva: una sessione di libere più le qualifiche (che decidevano la griglia della Sprint) il venerdì, una sessione di libere più la Sprint (che stabiliva l’ordine di partenza della gara) il sabato, e la gara la domenica.
Nel 2023, è stata modificata: FP1 e qualifica (che determina la griglia di partenza della gara) il venerdì, Sprint Shootout (che stabilisce le posizioni per la Sprint) e la Sprint Race il sabato, e gara la domenica.
Ma perché tutte queste modifiche? E’ Domenicali ad illustrare il motivo. “Quello che emerge, soprattutto con i tifosi giovani, è che ormai il concetto di giornate dedicate solo alle prove libere non dà quello spunto sportivo e di interesse che invece sembra interessare ai giovani”.
Così come in F1, questo scenario si sta verificando anche in altri sport. Il CEO della F1 ha portato l’esempio dell’NBA e del Baseball, che stanno modificando le tradizioni per adattarsi ai giovani fan.
Seguici sui social: Telegram – TikTok – Instagram – Facebook – Twitter
Fonte copertina: Price / XPB Images