In un’intervista Ralf Schumacher ha difeso a spada tratta il nipote Mick Schumacher, affermato di non aver apprezzato diversi atteggiamenti di Steiner…
Ralf è sicuro, se fosse stato presente Michael, non sarebbe successo quello che è successo…
“Se ci fosse stato Michael, Mick non sarebbe stato trattato così” a parlare è Ralf Schumacher che ha detto la sua sulla fine del rapporto tra Mick Schumacher e la Haas, nel corso di un’intervista.
Secondo l’ex pilota, infatti, il trattamento ricevuto dal nipote Mick non sarebbe stato idoneo. Dopo due anni nel team, infatti, il pilota tedesco ha dovuto abbandonare la scuderia e fare spazio ad Hulkenberg.
Un addio che sa di amaro se si pensa a come è finita ,per il momento, la carriera in F1 del tedesco, e che non è decisamente piaciuto a Ralf Schumacher. In un’intervista, infatti, il commentatore di Sky Deutschland ha affermato di aver trovato il modo della Haas di trattare Mick nel corso della stagione decisamente sbagliato.
Schumacher: “Se ci fosse stato Michael non sarebbe stato trattato così”
“Io ammetto che nella prima parte di stagione mio nipote ha sbagliato. È stato lento e fatto tanti, troppi, incidenti. Se sbagli così, ovviamente causi dei danni alla scuderia. Proprio per questi motivi se Gunther avesse parlato con Mick in privato e gli avesse detto che doveva migliorare le performance non avrei detto niente. Ma la cosa che non mi è piaciuta è stata l’intervista in cui dice più o meno “Se non gli andiamo bene noi può andarsene, non è costretto”.
Se Mick non avesse fatto errori come sarebbe andata la stagione 2022? Non sarebbe stata molto meglio perché il problema era anche la macchina, non aveva un buon mezzo, e questo lo possiamo capire chiaramente anche da ciò che si può vedere nella serie Netflix. In più di un’occasione, inoltre, non mi è piaciuto, come Steiner ha trattato Mick”
“Se sei un uomo maturo, dovresti comportarti diversamente con un ragazzo. Penso che se mio fratello fosse stato presente Gunther avrebbe avrebbe agito differentemente con Mick. Non si sarebbe permesso, dunque, di avere atteggiamenti di quel tipo. Da Schumacher Mick è comunque parte della mia famiglia, quindi, onestamente non sono d’accordo nel vedere che si parli di lui o con lui così”
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