In un’intervista Domenicali ha rimproverato Verstappen per le affermazioni di qualche settimana fa
Il pilota della Red Bull aveva infatti detto di volersi ritirare se i GP diventeranno molto diversi da come lo sono attualmente e se il format della doppia Sprint prenderà il sopravvento
Fonte: Motorsport.com
“Verstappen non deve essere egoista” non le manda a dire Stefano Domenicali, CEO della F1, che in un’intervista ha risposto a Max Verstappen, reo di aver criticato il nuovo format e la possibilità di avere molte più gare con ben due Sprint.
Solo alcune settimane fa, infatti, il pilota della scuderia austriaca aveva detto la sua sul nuovo format, provato per la prima volta proprio a Baku. Una doppia sprint race che non era piaciuta all’olandese e che lo aveva spinto a dichiarare di essere pronto al ritiro se nei prossimi anni diventerà un abitudine per tutti i GP.
Presa di posizione sicura e severa, dunque, che non è piaciuta a Domenicali. Secondo l’italiano, infatti, Verstappen dovrebbe pensare meno a se stesso e più allo sport. Nonostante la fatica, dopotutto, a detta di Domenicali, il nuovo format garantirebbe più spettacolo. Ecco che cosa ha detto il CEO della Formula Uno.
Domenicali: “Max deve essere meno egoista”
“I piloti sono liberi di esprimere la loro opinione, ma devono ricordare che sono parte di uno sport. Non devono pensare solo a loro ma anche allo spettacolo, ai tifosi ed al resto. Non bisogna, infatti, essere egoisti. Tutti fanno parte di un business e il nostro obiettivo è migliorare e crescere. Proprio per questo non possiamo accettare di non disputare le gare con la doppia Sprint. Non bisogna essere pigri, sopratutto perchè stiamo cercando di ottenere risultati migliori. Per farlo bisogna uscire dalla zona di confort e questo significa cambiare. I piloti si devono, purtroppo, adattare anche se, come è ovvio, possiamo modificare un pò le Sprint o decidere in quali gare applicarle ed in quali no. Quando finirà la stagione 2023 , infatti, ne parleremo e sceglieremo come fare. Non ci saranno Sprint in ogni weekend ma dobbiamo donare ai fan uno spettacolo degno e non pensare solo ai piloti e agli ingegneri. Ho parlato con Max, inoltre, prima della gara di Miami. Mi ha detto che ama il suo mestiere. E’ nato in F1, infatti, suo padre faceva questo lavoro ed è entrato a 17 anni, non credo mollerà per questo”
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