Alla fine del venerdì del GP di Ungheria la McLaren dimostra di essere la più veloce del gruppo di testa e mentre Ferrari sprofonda (e si schianta) Verstappen risale la classifica.
Un turno di prove libere può cambiare in maniera notevole quelli che sono i valori in pista. Se le analisi delle telemetrie nelle FP1 davano una Ferrari quasi nettamente davanti, le FP2 l’hanno vista tornare nuovamente ad essere inseguitrice. Oltre al ritorno della mancanza di performance, il team di Maranello deve dar conto anche al botto di Leclerc che sicuramente non aiuta il proseguire del weekend.
Con l’affossamento della Ferrari, la McLaren torna a dimostrare di avere il pacchetto più evoluto del Circus e Verstappen torna a mostrare i muscoli dopo essersi leccato le ferite in Gran Bretagna. La Mercedes fresca di vittoria in madre patria torna ad essere leggermente più dietro.
Analisi telemetrie
Nell’analisi delle telemetrie dalle FP2 emerge come Sainz sia molto vicino nel primo settore grazie ad una buona top speed nel rettilineo principale ma si allontana molto nel secondo settore perdendosi nei curvoni della pista che ospiterà il GP di Ungheria. Il secondo settore impedisce alla Ferrari di esprimere a pieno il proprio potenziale che rimane comunque sui tempi di Norris nel terzo. Proprio dove Sainz perde terreno, Verstappen lo guadagna mostrando ancora una volta che la RB20 nel guidato rimane tra le migliori mantenendo grande distacco nel T1. La vettura più equilibrata rimane però sempre la McLaren che ormai è diventata forte ovunque, anche se Piastri sembra essere in affanno rispetto a Lando Norris.
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Analisi Top Speed
Nelle Top Speed la Haas rimane sempre una costante, infatti, Magnussen è arrivato fino ai 322 km/h e Hulkenberg ai 318. in questa particolare classifica si infila Lance Stroll con la sua Aston Martin che però continua a faticare. Il primo top team è proprio la Ferrari che oltre sui rettilinei si è mostrata forte anche in una curva molto lenta come curva 13.
Chissà se domani rivedremo questi valori in pista o li vedremo completamente stravolti.
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Fonte dell’immagine usata come copertina: McLaren