Alexander Albon, ex compagno di squadra di Max Verstappen alla Red Bull, sostiene di aver dimostrato un livello superiore rispetto a Sergio Perez
Alexander Albon ha spiegato come ha utilizzato il paragone con Sergio Perez e Pierre Gasly alla Red Bull per poter ritornare a correre stabilmente in Formula 1. Il pilota thailandese, dopo aver perso il sedile della scuderia austriaca, era stato relegato al ruolo di terzo pilota.
Grazie al ruolo di collaudatore, ha potuto poi raccogliere una serie di dati utili alla scuderia ma anche al suo futuro. Infatti, grazie alle analisi, ha potuto stilare una classifica in termini di velocità e di varie componenti utili per definire la guida di un pilota.
Dopo aver poi raccolto i dati, ha presentato il suo lavoro ad altre squadre e ha dimostrato di meritare un sedile proprio come il suo predecessore (Gasly) e il suo successore (Perez).
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“Così facendo ho dimostrato che il mio divario con Verstappen era minore rispetto al divario che Max aveva stabilito sia con Pierre sia con Sergio. Per questo motivo, se loro continuavano ad essere titolari di un sedile, lo meritavo automaticamente anche io” ha dichiarato il numero 23 della Williams.
“Non volevo fermarmi e pensare semplicemente che il periodo alla Red Bull fosse stato un disastro. La gente non avrebbe dovuto screditarmi e basta senza tenere in considerazione altri dati. Per quello ho deciso di dimostrare di essere stato migliore di chi ha gareggiato su quel sedile come me” ha continuato Albon.
“Alla fine mi sono ritrovato questa statistica tra le mani e ho scelto di utilizzarla per ottenere quello che volevo: tornare a correre in Formula 1. La Williams è stata la scuderia che ha creduto in me e io ho creduto in loro. Sono felice della scelta che ho fatto” ha poi concluso il pilota thailandese.
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