F1 | Analizziamo i progressi di alcuni team nel 2023 insieme a Tonio in ESCLUSIVA

Abbiamo avuto modo di chiacchierare con Tonio, che ci ha spiegato i progressi dei team Mercedes, McLaren, Ferrari e Aston Martin nel corso del campionato di F1 2023.

Nella seconda parte dell’intervista esclusiva a Tonio, abbiamo trattato dei progressi fatti da alcuni team nel corso della stagione di F1 2023. Si è parlato di una McLaren in crescita nel corso di questa stagione e di Mercedes e Ferrari che, nonostante la lotta per il secondo posto nei costruttori, hanno dimostrato diverse difficoltà. Infine, abbiamo spostato l’attenzione sulla stagione anomala di Aston Martin (e in particolare di Stroll).

La McLaren quest’anno è partita malissimo, poi è risalita e ora praticamente ad ogni gara lotta per le prime posizioni. Secondo te qual è stato, a livello di approccio al lavoro, il fattore chiave che ha permesso questo sviluppo?

“Credo che lo scatto sia avvenuto quando Andrea Stella ha umilmente detto che la macchina non era pronta ad inizio campionato. E’ stato dichiarato che sarebbero andate male le prime gare, quindi hanno lavorato a testa bassa per migliorare, e da Baku in poi è stato un percorso di risalita. L’umiltà a volte premia molto.

In casa Maranello vedo l’atteggiamento di continuare a coccolarsi per il solo fatto che si è Ferrari. Ferrari è la Formula 1: ne sono convinto. Qualche volta, però, dovrebbe dimenticarsi dell’importanza del brand e focalizzarsi sul presente. Al momento la scuderia italiana non è abbastanza, mentre la McLaren ha costruito una buona monoposto senza fare proclami e, anzi, ammettendo la non competitività. Il diciottesimo posto della McLaren di inizio anno adesso è solo un brutto ricordo, salvo Las Vegas.”

Cosa invece non funziona in Mercedes? Loro hanno ammesso diverse volte che la loro macchina non va, ma dopo due anni ancora la svolta non è arrivata.

“In Mercedes la cosa è diversa. Loro hanno provato a cambiare tutto per continuare a vincere. Una nuova filosofia totalmente diversa, una scelta che sembrava rivoluzionaria non ha pagato. Alla fine anche in questo caso bisogna fare un passo indietro e vedere cosa hanno fatto gli altri e capire i propri errori. La Mercedes l’anno prossimo non la vedremo più con le pance strette. Nonostante nel 2026 assisteremo nuovamente ad un cambio di regolamento, le squadre non si risparmieranno nel provare l’impossibile per migliorarsi.

Dover ripartire da zero per la Mercedes, e la Ferrari che deve fare un passo indietro, metterà nelle condizioni la Red Bull di continuare a vincere per altri anni. Non è cosa certa, però, che continuerà questo dominio incontrollato. Quando hai una macchina perfetta cosa migliori? Possono portare di nuovo la RB19 per giocarsi il mondiale, ma toccare qualcosa in un equilibrio così perfetto potrebbe stravolgerla in negativo.”

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In questa stagione abbiamo visto alti e bassi tra i team e difficoltà ad adattarsi ai diversi circuiti. Quanto conta per le squadre quindi costruire una buona base ad inizio campionato?

“Io credo che presentarsi con una buona macchina sia molto importante, ma non è tutto. Aston Martin nelle prime sette gare ha spaccato tutto portando a casa sempre podi, si era addirittura parlato per un periodo di Alonso candidato al mondiale. Poi dopo la prima parte di campionato sono sprofondati perché non sono arrivati gli adeguati aggiornamenti e non c’erano gli giusti uomini.

E’ meglio, secondo me, schierarsi in griglia di partenza magari con un lavoro non concluso, ultimandolo strada facendo. Non proprio come ha fatto McLaren: non ci si può permettere di perdere così tanti punti ad inizio campionato, non si potrebbe pensare di vincerlo. Il percorso della McLaren è stato ottimo, fossero partiti un pochino meglio probabilmente staremmo parlando di un altro scenario.”

Hai parlato della situazione Aston Martin, che ad inizio anno andava bene in particolare con Alonso. Adesso Stroll sembra essersi ripreso: è riuscito finalmente a trovare il feeling con la vettura?

“Io non ho mai reputato Stroll un pilota super scarso: sono i 20 piloti migliori al mondo, quindi se è arrivato lì qualcosa deve avere dentro. E’ uno di quei casi che non ha mai espresso al 100% il suo potenziale. Forse perché è coccolato dal padre, o forse perché non si è mai sentito in bilico. Sono circolate voci sul fatto che Lawrence Stroll voglia lasciare la scuderia, e di conseguenza pure il figlio perderebbe il posto. E’ stato pesante il confronto con il compagno di squadra: mentre Alonso saliva sul podio, Lance vagava intorno alla quindicesima posizione. Credo che principalmente questi due fattori lo abbiano portato a fare uno scatto mentale che non ha mai avuto in questi 7 anni in Formula 1.

E’ per questo che adesso vediamo Stroll competitivo, la fame di voler fare bene finalmente è comparsa. Se Alonso arriva terzo lui dovrebbe fare almeno sesto o settimo, però adesso sono più o meno simili. Ora bisogna vedere quanto durerà, perché la continuità è fondamentale. Se poi i prossimi GP tornerà nelle retrovie si ripresenterà il problema.”

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Fonte copertina: @MercedesAMGF1 on X