Ottobre 10, 2024
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F1 | Ancora una bufera nel paddock: al centro Massa, FIA e FOM

È una serie TV? No, è la F1. Felipe Massa ha intentato una causa contro FIA, FOM e Bernie Ecclestone. Ecco i dettagli.

Le bufere nel paddock non si placano e adesso si torna a parlare del crashgate. È di ieri la notizia secondo cui Felipe Massa, pilota Ferrari dal 2006 al 2013, ha intentato causa contro FIA, FOM e Bernie Ecclestone.

Ecco cosa è successo nel GP di Singapore 2008

Mentre in pista c’è calma piatta, nel paddock c’è fermento. Dopo il caso Horner e le indagini su Mohammed Ben Sulayem adesso si torna a parlare di Crashgate.

Facciamo un passo indietro e torniamo al GP di Singapore del 2008. Al centro della vicenda ci sono Felipe Massa e Nelson Piquet Jr.

È venerdì e le Renault di Alonso e Piquet sembrano velocissime. Al sabato però Piquet non va oltre il Q1 mentre Alonso si ferma in Q2. Non la condizione migliore visto che a Singapore è difficile superare. Si giunge alla domenica e Alonso guadagna posizioni con una buona partenza. L’ asturiano però torna ai box solo dopo 12 giri per il rifornimento. Una sosta arrivata troppo presto secondo alcuni. Dopo due giri Piquet Jr. perde la vettura in curva 17 e va a muro. Inutile dirlo, safety car in pista. Nulla di strano se non fosse che proprio in quella curva, nel giro di formazione, il pilota brasiliano di Renault aveva perso la macchina nello stesso modo.

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Nelson Piquet Jr. in curva 17- Credits: unknown on X

E Massa? Il pilota Ferrari viene richiamato ai box per un rifornimento. Parte però dalla piazzola ancora con il tubo del carburante attaccato alla sua F2008 ed è costretto al ritiro. A vincere è Alonso, Hamilton chiude secondo.

Il Crashgate 2008 e l’effetto farfalla sul mondiale di Massa: i motivi della causa legale

Hamilton vince il titolo nel 2008 per un solo punto sul brasiliano. In questa condizione il ritiro del pilota Ferrari a Singapore 2008 ha pesato, e non poco. Secondo i legali infatti, senza l’incidente di Singapore, Massa avrebbe avuto i punti necessari a conquistare il titolo, ragion per cui nella causa si chiede di annullare il risultato di Marina Bay.

“Il signor Massa intende far riconoscere alla FIA di aver violato i regolamenti non avendo indagato tempestivamente sull’incidente di Nelson Piquet Junior al Gran Premio di Singapore del 2008, e che se avesse agito correttamente, avrebbe vinto il campionato piloti quell’anno”, ha affermato il legale brasiliano Vieira Rezende Advogados.


Leggi anche: F1 | Il ruolo delle gomme in F1: ce ne parla Martina Natiello


Si legge inoltre, nel comunicato. “I tentativi di trovare una soluzione amichevole non hanno avuto successo, lasciando al signor Massa l’unica scelta di avviare un procedimento legale”. 

Secondo Ecclestone, ex patron della F1, già all’epoca dei fatti erano presenti prove sufficienti a far annullare il risultato ma il tutto fu respinto. Un anno dopo fù lo stesso Piquet Jr. a confessare tutto, compreso la curva ed il giro scelto per l’incidente.

Per tale ragione dopo diversi anni passati cercando una “soluzione amichevole” Massa è stato costretto a fare causa a FIA, FOM e allo stesso Bernie Ecclestone presso l’Alta Corte di Giustizia.

Non è però finita qui. I legali di Masa, infatti, hanno scelto di portare in causa anche un risarcimento, compreso tra 60 e 150 milioni di sterline. ”Il signor Massa chiede anche il risarcimento dei danni per la significativa perdita finanziaria che ha subito a causa del fallimento della FIA, di cui sono stati complici anche il signor Ecclestone e la FOM”.

Problemi di trasparenza in F1

Prima il caso di Horner, poi l’indagine su Mohammed Ben Sulayem. Le ultime notizie del circus mettono in evidenza un problema della F1, quello della trasparenza. Ed è proprio con questo che si chiude il chiude il comunicato dei legali del pilota Ferrari.

“I recenti avvenimenti dimostrano che i problemi di trasparenza e integrità della Formula 1 rimangono rilevanti. È chiaro che è necessario un serio lavoro per ripristinare la sua credibilità e il suo futuro a lungo termine”.

Lo stesso Massa ha poi dichiarato: “Ho sempre detto che avrei lottato fino alla fine. Dato che FIA e FOM hanno deciso di non fare nulla, cercheremo di correggere questa storica ingiustizia nei tribunali[…]. Ora la questione è nelle mani degli avvocati, i quali devono fare tutto il necessario per ripristinare la giustizia in questo sport”.


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Crediti di copertina: Reddit

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