Dopo il comunicato del 7 dicembre della FIA che ha dichiarato la fine delle indagini, arriva una nuova risposta di Susie Wolff dai toni ulteriormente polemici
Chi pensava che la questione Susie e Toto Wolff-FIA si sarebbe conclusa con la comunicazione della chiusura delle indagini, evidentemente si sbagliava. Infatti, dopo il comunicato del 7 dicembre della Federazione, nella mattinata dell’8 dicembre è arrivata una nuova risposta da parte del CEO di F1 Academy.
La chiusura delle indagini della Fia è arrivata dopo la comunicazione di tutti i team di Formula 1 che si sono dichiarati estranei all’inchiesta. La polemica scatenatasi dopo il primo comunicato della FIA ha evidentemente frenato l’inchiesta e ha spinto la Federazione a chiudere, di fatto, la questione.
Ma, come da pronostico, Susie Wolff ha risposto alla resa di Mohammed Ben Sulayem. “Quando ho visto il comunicato rilasciato dalla FIA ieri sera, ho pensato “Tutto qui?” come prima reazione” inizia così il post Instagram pubblicato dall’ex pilota britannica.
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Pare che durante questa tempesta mediatica nessuno della Federazione abbia contattato i Wolff per fare chiarezza. “Per due giorni sono state fatte insinuazioni in pubblico sulla mia integrità e attraverso briefing, ma nessuno della FIA ha parlato direttamente con me” continua ancora il CEO di F1Academy.
Poi cerca di far capire tutta la sua amarezza e il suo pensiero riguardo lo scandalo. “Potrei essere stato un danno collaterale in un attacco fallito e indirizzato a qualcun altro, oppure il bersaglio di un tentativo malriuscito per screditarmi personalmente, ma, in questi anni, ho lavorato troppo duramente perché la mia reputazione venisse messa in discussione attraverso un comunicato stampa infondato” prosegue ancora.
Poi un ringraziamento a tutti coloro che l’hanno supportata. “Sono estremamente grata per tutto supporto unificato dei team di Formula Uno. Ho lavorato con così tanti donne e uomini sia della F1 che della FIA e che hanno a cuore gli interessi di questo sport: tutti loro conoscono perfettamente la mia dedizione“.
Poi, in ultima istanza, la voglia di non lasciare che quanto avvenuto passi in sordina. “Ho ricevuto abusi online sul mio lavoro e sulla mia famiglia. Non mi lascerò intimidire e intendo dare seguito finché non avrò scoperto chi ha istigato questa campagna e ha ingannato i media. Quello che è successo questa settimana è negativo per questo sport. Bisogna lavorare perché non succeda più” conclude Susie Wolff.
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