Nella serata post gara di Singapore si è fatto acceso lo scambio di dichiarazioni tra Red Bull e McLaren. Ecco il motivo
L’entusiasmo per la vittoria di Lando Norris a Singapore passa in fretta per la McLaren, che pone la sua attenzione sul giro veloce “rubato” da Daniel Ricciardo al pilota inglese in testa, proprio all’ultimo giro.
Insospettisce il rapporto tra il team Visa Cash App RB e Red Bull Racing. Dure le dichiarazioni a riguardo del team principal McLaren, Andrea Stella e del CEO Zak Brown che definiscono “di collaborazione” il rapporto tra i due team.
In una lotta per il campionato ridotta al singolo punto, la mossa del team di Faenza rende difficile la vita della McLaren, nonostante una gara in solitaria davanti per Lando Norris, che vince con un distacco di quasi 30 secondi dal campione del mondo in carica Max Verstappen.

Già nei giorni scorsi i due team erano stati al centro della polemica per via del ricorso del team austriaco alla Federazione Internazionale in merito all’ala posteriore delle monoposto McLaren, dichiarata poi irregolare dalla FIA stessa.
Se da un lato il dominio McLaren sembri incontrastato, la situazione interna della Red Bull preoccupa; Max Verstappen attualmente occupa la prima posizione nel campionato piloti, a 52 punti dal britannico Norris, ma non vede vittoria da 8 gare.
In soccorso dell’olandese è arrivato ieri Daniel Ricciardo, suo ex compagno di squadra, in quella che con ogni probabilità è stata la sua ultima gara nella massima categoria: l’australiano ha soffiato proprio nel finale di gara a Singapore il giro veloce di Lando Norris “vanificando” il punto addizionale su Verstappen.

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Norris ha definito la scelta del team “satellite” di Red Bull “logica e furba” ma non è dello stesso pensiero il CEO McLaren, Zak Brown.
Il californiano si è detto “preoccupato” e ha dichiarato: «La questione della comproprietà mi ha sempre preoccupato. In una lotta per il campionato così stretta non possono esserci squadre di Seria A e di Serie B». Per Brown i due team devono quindi “operare in maniera indipendente”.
Dello stesso parere sembra essere il team principal Andrea Stella che aggiunge: «La Formula 1 è un campionato costruttori, non di coalizione. Non ho prove per dire che Racing Bull abbia agito nell’interesse della Red Bull, ma trovo strano che il loro obbiettivo in gara fosse il giro veloce».
Aria di sfida quindi tra i due team contendenti il titolo che potrebbe, a fine stagione, essere deciso proprio per un solo punto.
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