Dopo i comunicati di Mercedes, Susie Wolff e di tutti i team della F1, è arrivato il nuovo comunicato della Fia: indagine già terminata?
Con l’ultimo comunicato, arriva la nuova e (forse) ultima puntata dello scandalo che ha colpito la Fia e i coniugi Wolff. Nella serata di giovedì 7 dicembre, infatti, la Fia ha ripreso le redini della questione con una comunicazione che decreta, di fatto, la conclusione dell’indagine che aveva destato non poche polemiche negli ultimi giorni.
Tutto è nato da voci indiscrete confermate da un comunicato Fia che ha aperto un’indagine nei confronti di “un team principal e un membro di F1Academy“. Nessuno ha avuto dubbi sul fatto che gli indiziati fossero proprio i due coniugi Wolff.
Dopo una nota difensiva emessa da Mercedes, è arrivata la pesante accusa di Susie Wolff sia per la FIA sia per lo scandalo mediatico che si è creato. La denuncia per essersi sentita “vittima di misoginia” ha creato, di conseguenza, tantissime polemiche e una spaccatura mediatica.
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Ma, dopo i comunicati di tutte le scuderie di F1 che si sono dichiarati estranei alla vicenda, la FIA ha emesso un nuovo comunicato. “Dopo un’attenta revisione del Codice di Condotta e della Politica sui Conflitti di Interesse è stato indagata e poi confermata l’esistenza di adeguate misure di protezione per evitare ogni potenziale conflitto che può interessare le parti coivolte”.
” Pertanto, la FIA è convinta che il sistema di gestione della conformità della FOM sia sufficientemente solido da impedire divulgazioni non autorizzate di informazioni strettamente riservate” continua ancora il comunicato della Federazione.
Confermata dunque l’inutilità di continuare un’inchiesta nei confronti dei principali indiziati. “La Fia dichiara che non ci sono indagini in corso che coinvolgano alcun individuo né in termini etici né in termini disciplinari. In quanto Ente regolatore, la Fia ha il dovere di preservare l’integrità del motorsport. La Fia ribadisce, intoltre, tutto il suo impegno perché si rispettino integrità e correttezza“.
Termina così, almeno per il momento, lo scandalo che aveva investito il mondo della F1 negli ultimi giorni.
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