La SF-25 in Australia ha mostrato due versioni di se stessa, al venerdì la Ferrari sembrava essere a proprio agio tra le strade dell’Albert Park di Melbourne, al sabato invece sia Leclerc che Hamilton hanno trovato una monoposto nervosa dando vita al primo disastro stagionale della F1. Ma cosa è successo tra le FP2 e le FP3? Scopriamolo con questa analisi.
Il venerdì di F1 della Ferrari a Melbourne era stato estremamente positivo con sorrisi e grosse risate di Vasseur e i due piloti, il sabato invece è stato un incubo con l’SF-25 molto più nervosa e inguidabile, risultato? P7 e P8 in qualifica e sorrisi trasformati in mugugni e voci sulle vere potenzialità del progetto F1 677. Nell’analisi delle telemetrie dei tempi di Leclerc delle FP2 e delle qualifiche, si nota come Charles sia stato più veloce nelle FP2 in alcuni punti rispetto al time attack del Q3.
La pole non era impossibile (con l’assetto del venerdì)
Come avevamo già analizzato nel weekend, la Ferrari del venerdì era una monoposto spettacolare in termini di guidabilità e di percorrenza in curva con pochissime correzioni e al livello di McLaren sia nelle FP1 che nelle FP2. Al sabato però la SF-25 era nervosa, difficile da guidare e con poca downforce,

Il terzo settore è il più palese esempio di come la SF-25 sia cambiata dalla sera alla mattina. Nel grafico vengono rappresentate le telemetrie dei migliori tempi di Leclerc delle FP2 e del Q2. Normalmente, in un weekend senza cambi di assetto improvvisi o condizioni meteorologiche differenti, nel Q3 si gira in pista con tempi molto più bassi rispetto al venerdì.
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Ciò si amplifica considerando anche che Leclerc è un pilota che tende a nascondere sempre qualche decimo prima di mettere insieme il giro da pole e la mappatura motore diventa quella più efficiente. Dal grafico si evince come al sabato Charles guadagni solamente nei rettilinei e sezioni più veloci dove il motore fa la differenza. Nel terzo settore la situazione cambia totalmente.

Nei primi due settori la SF25 del Q3 ha guadagnato quasi un secondo su quella del venerdì (nella norma considerando le mappature). Nel terzo, in modo quasi scioccante, la Ferrari perde ben 3 decimi passando da 0.950s di vantaggio a soli 0.680s. Questi 300 millesimi vengono persi nelle due curve a gomito, che mettono in risalto la bontà degli assetti dei team in Australia. Questa perdita di velocità nel terzo settore e la prima posizione della top speed di Leclerc nel Q3 lasciano pensare che la Ferrari non abbia applicato un assetto da pioggia per la domenica, rivelatosi disastrosa, ma bensì abbia alzato l’altezza da terra.
Perchè alzare la SF25?
La domanda che si fanno tutti è: perchè alzare l’altezza da terra della SF25 e guastarsi il weekend? Probabilmente la Ferrari ha scelto questa strada non perché volesse provare qualcosa di diverso ma perchè è stata praticamente costretta. A conferma di ciò Leclerc, alla fine delle qualifiche, dice: “Abbiamo fatto la scelta giusta per il weekend, non posso dire di più”. Uno degli insider più conosciuti nel panorama italiano, Federico Albano, ha affermato che la Ferrari abbia deciso di alzare la monoposto a causa dell’usura del planck a rischio squalifica. La squalifica dalla prima gara stagionale di F1 avrebbe messo la Ferrari in grande difficoltà con media e tifosi. Questa notizia però mette in dubbio tutto il lavoro fatto in Bahrain con le altezze da terra che significa che a Maranello bisogna ancora sbloccare il pieno potenziale della SF25. Suzuka non si presenta come un weekend glorioso per la rossa…
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copertina: @Ferrari