Cala il sipario sul mondiale 2023 con l’ultima sinfonia di Max Verstappen e la rivincita della Mercedes passando per il cuore e per la testa di Charles Leclerc: ecco i punti chiave del GP di Abu Dhabi
Novantasette. Questi i giorni che dividono Abu Dhabi dal GP del Bahrein del 2 marzo (che si correrà di sabato) che inaugurerà il mondiale 2024 di Formula 1. Novantasette come l’anno di nascita di Max Verstappen e Charles Leclerc che anche oggi, seppur per pochi giri, si sono contesi la testa della gara e che, si spera, un giorno possano tornare a contendersi un mondiale. Ecco i punti chiave del GP di Abu Dhabi.
I Punti Chiave del weekend di Abu Dhabi
1) L’ultima sinfonia di Max Verstappen, la numero 19 di questa stagione
Dominatore. Nessun altra parola potrebbe restituire tutto ciò che è stato Max Verstappen durante questa stagione. Non ha lasciato nulla nemmeno ad Abu Dhabi, prendendosi pole, vittoria e giro veloce. Nonostante le difficoltà nel trovare il giusto assetto durante il venerdì degli Emirati, l’olandese ha trionfato ancora una volta.
Con la gomma hard, Verstappen ha messo insieme un vantaggio tale da consentirgli di condurre in scioltezza l’ultima gara della stagione. Per lui è arrivato l’ennesimo record: superare i 1000 giri durante la stagione come leader di una gara. L’unico ad impensierirlo al via e durante il primo stint con gomma gialla è il rivale di sempre: Charles Leclerc
2) Una mano sul cuore e una scuderia sulle spalle
“La Ferrari ha il suo leader“. Parole di Frederic Vasseur. Nella notte di Abu Dhabi, Leclerc ha dato ragione al suo team principal che l’ha visto crescere dai tempi dell’Alfa Romeo. Il monegasco si è preso ancora una volta la sua squadra sulle spalle e ha provato a condurla nell’ultima battaglia di questa stagione.
Alla fine, per soli 3 punti, sfuma il secondo posto nel mondiale. Ma la strategia di Leclerc per provare ad avere la meglio su Mercedes restituisce tutto ciò che il numero 16 può fare per la scuderia. L’idea di far passare Perez per svantaggiare Russell è geniale.
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Questo per confermare che ancora una volta si è visto cosa è Leclerc per la Ferrari e cosa è la Ferrari per Leclerc. Con la speranza che si riparta da questo per il prossimo anno: senza dimenticare la solidità di Carlos Sainz, unico pilota non Red Bull a vincere una gara durante questa stagione.
3) La Mercedes peggiore degli ultimi anni ma vicecampione del mondo
La Mercedes, al fotofinish, si è presa la piazza d’onore del mondiale costruttori. Complice la penalità di Sergio Perez, Russell ha ottenuto quei 3 punti in più necessari per stare davanti alla scuderia di Maranello. La rivalsa della Ferrari nella seconda metà della stagione non è stata sufficiente per strappare ai rivali tedeschi “lo scettro” di scuderia anti-Red Bull.
Le difficoltà di Hamilton durante la gara, però, sono lo specchio della W-14, mai davvero in lotta per qualcosa di più importante di un podio. La Mercedes, infatti, chiude la stagione senza vittorie: statistica assolutamente negativa per i tedeschi, ma con un secondo posto finale che può essere il punto di partenza per la prossima stagione.
4) McLaren, Aston Martin e i problemi con la velocità sul dritto
Abu Dhabi è forse l’emblema delle mancanze di scuderie come McLaren e Aston Martin. Le diverse parabole dei due team, ascendente la prima, discendente la seconda, si incrociano in un punto: sui rettilinei. I problemi con le velocità di punta sono stati alcuni dei limiti più grandi delle due scuderie che hanno comunque riservato ottime prestazioni durante tutta la stagione.
Se il prossimo anno entrambe risolveranno i loro problemi con il carico aerodinamico potrebbero giocarsela con Mercedes e Ferrari. Con la speranza che questo quartetto si avvicini il più possibile ai campioni del mondo della Red Bull. E allora appuntamento al prossimo anno.
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