Max Verstappen ha vinto il Gran Premio d’Australia, è il momento di analizzare il comportamento degli pneumatici Pirelli in gara.

Rivediamo insieme il Gran Premio di Australia, soffermandoci sul comportamento degli pneumatici in gara. Verstappen ha vinto per la prima volta nella sua carriera il Gran Premio d’Australia. Nella movimentata gara odierna, l’olandese ha preceduto al traguardo Lewis Hamilton e Fernando Alonso. Tutti i piloti a podio hanno terminato la gara su P Zero Red soft, sostituite un giro prima della fine.
Il Gran Premio d’Australia è stato interrotto per tre volte dalla bandiera rossa, esposta anche ad un giro dalla fine della gara, con due ripartenze da fermo e una lanciata, con la safety-car scesa in pista altre tre volte. Ha fatto la sua comparsa anche la Virtual Safety Car, determinata da una monoposto ferma all’uscita della pitlane.
Le strategie delle squadre sono state condizionate dai frequenti regimi di safety car e dalle interruzioni della gara. I primi tre classificati sono partiti montando le P Zero Yellow medium in griglia. Le hanno sostituite in occasione della prima interruzione, con le P Zero White hard. Gli ultimi tre giri, sono invece stati percorsi con due diversi set usati di Soft.

Dieci piloti hanno concluso lo stint più lungo sulla Hard. Hanno percorso 47 giri con la scelta più dura della gamma, tra cui i tre a podio. Esteban Ocon (Alpine) ha mantenuto lo stesso set di Hard, montato dopo un giro, durante la prima bandiera rossa, percorrendo in totale 54 giri con gli stessi pneumatici. Anche i due piloti Alfa Romeo, Valtteri Bottas e Guanyu Zhou, hanno utilizzato a lungo la stessa Hard per più di 50 giri.
Nyck De Vries è stato invece il pilota che ha percorso più giri consecutivi con ciascuna delle altre due mescole: 37 con le Medium e 9 con le Soft.
Sergio Perez è stato il pilota ad aver firmato il miglior giro su Hard (1m20.235s) ed è stato anche uno di quelli che ha percorso lo stint più lungo con questa mescola. Fernando Alonso e Nyck De Vries sono invece stati i più veloci, rispettivamente, con le Medium (1m22.603s) e le Soft (1m21.183s).

Isola: “Buona la scelta di portare qui la C4”
“È stata un’edizione del Gran Premio d’Australia ricchissima di eventi inaspettati, con tre bandiere rosse, altrettante safety-car e una virtual safety-car. La mescola Hard C2 che ha recitato la parte della protagonista. Infatti, al momento della prima neutralizzazione, alcuni piloti, partiti con le Medium, sono passati alle Hard. Pur non avendo potuto raccogliere molte informazioni sul suo comportamento sulla lunga distanza, la C2 si è dimostrata una gomma molto costante come degrado e non così distante dalle altre mescole disponibili qui a Melbourne in termini cronometrici. Ha risposto così pienamente ai requisiti richiesti per questo tipo di pneumatico”.
“Il fatto che sulla griglia di partenza fossero presenti tutte e tre le mescole ha confermato la bontà della scelta di portare in Australia quest’anno la C4. Questa mescola è stata quindi giudicata idonea ad essere utilizzata anche in gara. Peraltro, pur con stint relativamente brevi, sia questa mescola che la Medium hanno dimostrato un buon comportamento oggi. Le temperature erano più elevate rispetto alle giornate precedenti e un asfalto era più gommato”.
La Formula 1 tornerà in scena in Azerbaigian dal 28 al 30 aprile prossimi.
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