F1 | GP Cina – Post gara Pirelli: “Le Safety Car hanno influenzato le strategie”

Al termine del GP di Cina la Pirelli ha effettuato l’analisi post gara. Andiamo a vedere se le aspettative sono state rispettate e il commento sulle strategie.

Nel GP di Cina si prospettava un degrado non indifferente, e nel post gara Pirelli Mario Isola ha confermato ciò. In una gara piena di punti interrogativi i team hanno differenziato le strategie per far fronte all’usura degli pneumatici mantenendo le prestazioni: vediamo come hanno lavorato.

Tra le strategie consigliate da Pirelli per questa gara, tre su quattro prevedevano l’uso della Medium ad inizio gara. Quindici piloti hanno preso questa scelta. Altri hanno deciso di partire con le Soft: Tsunoda, Sargeant, Stroll e Hamilton. Magnussen infine ha optato per le Hard.

Per quanto riguarda il numero di soste, l’anteprima delle strategie ne prevedeva due. Grazie alle Safety Car, però, alcuni piloti sono riusciti ad andare verso un unico stop. L’ha confermato Mario Isola, che ha spiegato come le neutralizzazioni abbiano influenzato la gara e le scelte strategiche dei team: “Consentendo a coloro che consideravano l’opzione di una sola sosta di farla funzionare“.

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Il Presidente di Pirelli Motorsport ha sottolineato che senza queste Safety Car la scelta di dividere il GP in due stint non avrebbe pagato. I piloti che hanno optato per due soste avrebbero infatti avuto un vantaggio enorme in termini di prestazioni rispetto a chi ne ha fatta una.

“lo ha dimostrato Alonso, che è entrato per le nuove Medium al giro 43 quando si trovava in settima posizione, ed è poi riuscito a recuperare tutte e cinque le posizioni perse al pit-stop nel corso del suo ultimo stint“.

Mario Isola ha concluso l’analisi spiegando: “Da segnalare, infine, che nessuna delle tre mescole ha sofferto di graining. Questa è un’ulteriore prova di aver lavorato bene su questa pista insolita e in condizioni molto particolari“

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Fonte copertina: Pirelli