Tramonta il sole nel paese del Sol Levante. Verstappen entra nella storia e conquista la quarta di fila a Suzuka. È Norris però il più veloce. Lelcerc è solido ma a Ferrari manca qualche decimo. Ecco l’analisi passo gara del GP del Giappone.
Si chiude un week end perfetto per Max Verstappen. Ieri la pole oggi la gara. Il 4 volte campione riporta così sul gradino più alto del podio la Red Bull nel GP di casa per Honda. Un’ impresa da “Samurai” considerato il potenziale McLaren. È Norris, infatti, il più veloce della gara. Chiude il podio Piastri. Quarto Leclerc, settimo Hamilton. Ecco i dati di gara dal GP del Giappone.

Vince Verstappen, ma Norris è il più veloce

Verstappen entra nella storia e conquista la quarta di fila a Suzuka. Come lui, nessuno mai. Una vittoria, quella dell’olandese, costruita fin dallo start. Dai dati sui tempi di reazione si nota come Max parte meglio di Norris. Lo scatto del #1 sui 0-100km/h è di 3.1s. Quello del #4 di 3,2s. Un vantaggio piccolo, ma cruciale per restare in testa alla gara. A Suzuka, si sa, è difficile passare. È qui che il 4 volte campione pone le basi per il suo successo. Assieme a questo, ovviamente, c’è il passo tenuto dal #1 in gara.

Analizzando i distacchi medi nel giro si osserva che è Norris il più veloce a Suzuka. Dietro di lui, seppur di soli 0.003s Verstappen. Segue Piastri a +0.028s. Primo degli altri, sui tempi medi Antonelli (+0.285). È suo il tempo più veloce registrato in gara, nuovo record della pista. Seguono l’italiano, sui tempi medi registrati nel GP del Giappone, Leclerc (+0.277s) e Russell (+0.298s). Più indietro Hamilton (+0.490s). I distacchi, ad ogni modo, sono contenuti con i primi 7 racchiusi in 5 decimi. Chiude la classifica Lawson a +1.455s da Norris.
Analisi passo gara GP Giappone

I dati sul passo gara danno poi conferma di quanto detto. McLaren, in dettaglio con Norris, veloce. Max però resiste. Il passo tra i due è praticamente identico. Dietro loro, come in gara, Oscar Piastri. Per lui la finestra dei tempi è leggermente più ampia ma in linea con il duo di testa. È veloce Antonelli, ma il più solido è Leclerc. Per il #16 si nota infatti una finestra dei tempi ridotta, segno del fatto che Ferrari sia riuscita a gestire bene il degrado gomma a Suzuka. La finestra, però, è più alta rispetto quella degli altri. La SF-25 di Suzuka è quindi solida, ma ha ancora bisogno di trovare qualche decimo. Leggermente più ampia per il #44 la finestra dei tempi.
Analisi strategie: Hamilton prova qualcosa di diverso
Dal punto di vista delle strategie a Suzuka non si notano scelte particolari. Quasi tutti i piloti in griglia hanno optato per la stessa strategia, la prima consigliata da Pirelli. Ad eccezione di Hamilton, Bortoleto, Ocon, Doohan e Stroll, tutti i piloti hanno calzato la mescola Media per il primo stint. Gomma Hard nella prima fase di gara per il #44 di Ferrari ed il #31 di Haas. Scelgono la Soft per lo start, invece, il #7 di Alpine ed il #18 di Aston Martin.

Guardando alle soste si osserva quindi come tutti i piloti, ad eccezione di Stroll, abbiano optato per la singola sosta. Pirelli indicava per il passaggio da Media ad Hard una finestra tra il giro 19 e 25. Il primo a fermarsi per il passaggio M-H è stato Russell, al giro 19. Poi Piastri (giro 20), Verstappen, Norris e Leclerc (giro 21). Ultimo tra i piloti di testa, Antonelli al giro 31. Strategia diversa per il #18 di Aston Martin che rientra al giro 9 per passare da Soft ad Hard e al giro 30 per il passaggio M-H. Lo stint più lungo sulla Hard è stato di Doohan (38 giri). Quello più lungo per la Media e Soft, invece, di Sainz e Lawson. Per entrambi 33 i giri percorsi sulla M, 20 quelli sulla S. (dati Pirelli).
Leggi anche: F1 | GP Giappone – “Gara non spettacolare”: il commento di Hamilton dopo il settimo posto a Suzuka
Interessante osservare come su nessun compound si sia manifestato il Graining e come il degrado termico sia stato contenuto sia per Media che per Hard. Complice di questo, oltre alla nuova gamma di mescole per la stagione F1 2025, la temperatura particolarmente bassa registrata per aria e asfalto nel GP del Giappone. Si nota poi come Hamilton con la Hard, abbia tenuto tempi simili agli altri con la Media. Tuttavia, la differenza tra le due mescole, in termini di prestazione e degrado è stata contenuta. Per tale ragione, probabilmente, il #44 non è riuscito a sfruttare il vantaggio della Media nella fasi finali di gara.

Crediti di copertina: Oracle Red Bull Racing on X
Seguici sui social: Telegram – TikTok – Instagram – Facebook – Twitter