Pirelli ha annunciato le mescole che metterà a disposizione dei team per il Gran Premio del Giappone.
A Suzuka, per il Gran Premio del Giappone, i team potranno utilizzare le mescole Pirelli C1 come P Zero White hard, C2 come P Zero Yellow medium e C3 come P Zero Red soft.
La data di fine settembre per il Gran Premio del Giappone potrebbe riservare delle sorprese per via delle temperature elevate che si sono registrate la scorsa settimana, con massime fino a 33 gradi di temperatura dell’aria. Se le condizioni dovessero rimanere stabili, ciò aumenterebbe la possibilità di dover considerare il degrado termico delle gomme come fattore rilevante.
Peraltro, le condizioni meteorologiche hanno più di una volta influito pesantemente sul Gran Premio, tanto che in quattro occasioni (2004, 2009, 2010 e 2019) le qualifiche furono disputate la domenica mattina a causa della pioggia torrenziale o della minaccia dell’arrivo di un tifone.
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Nel 2022 la gara fu interrotta per la pioggia già al primo giro e non poté riprendere per più di tre ore. La ripartenza avvenne quando mancavano solamente 45 minuti alla fine della durata massima dell’evento (quattro ore) e poterono essere completati solamente 28 giri, con i piloti che usarono esclusivamente gomme Intermedie e Full Wet.
L’asfalto di Suzuka presenta livelli di rugosità e abrasività fra i più elevati nella stagione. L’usura e il degrado sono quindi fattori da tenere in grande considerazione sia nella definizione del programma di lavoro nelle prove libere sia in termini di strategia.
Mario Isola con queste parole introduce la prossima tappa: “Il Gran Premio del Giappone si svolge su una delle piste più affascinanti e impegnative della storia del Campionato del Mondo di Formula 1. Non è un caso che sia una delle preferite dei piloti per il piacere che dà quando si guidano monoposto dalle prestazioni straordinarie come quelle odierne.
Isola invita a prestare attenzione al degrado degli penumatici: “Così com’è impegnativa per i piloti, Suzuka lo è anche per i pneumatici. Sono soggetti a carichi laterali e verticali assai rilevanti sia in termini assoluti che per la durata con cui vengono esercitati. Le sollecitazioni sono equamente distribuite fra tutte le gomme, con dieci curve a destra e otto a sinistra a caratterizzare i quasi sei chilometri di lunghezza del tracciato”.
“Tutto ciò considerato, la scelta delle tre mescole da asciutto è spostata verso il lato Hard della gamma 2023. Infatti, portiamo in Giappone il tris C1-C2-C3 che solo nominalmente è uguale a quello dello scorso anno. La C1, come noto, è infatti una mescola introdotta in questa stagione che si è posizionata fra la C2 e la vecchia C1, oggi denominata C0“.
Isola: “Venerdì i team testeranno una nuova versione della C2”
“A proposito di C2, il venerdì di questo Gran Premio offrirà a tutte le squadre la possibilità di testare una nuova versione di questa mescola. L’obiettivo di omologarla per la prossima stagione. Questa evoluzione dovrebbe fornire più grip rispetto all’attuale C2, posizionandosi così più correttamente tra C1 e C3. Ogni pilota avrà due set di gomme supplementari rispetto ai tradizionali 13 treni, da utilizzare nelle prime due sessioni di prove libere. Questo test fa parte di un programma di sviluppo definito nelle scorse settimane in vista del 2024. Proseguirà, per quanto riguarda l’attività in pista nel Gran Premio del Messico. Quando, con analoghe modalità, si potrà provare un’evoluzione della mescola C4”.
Undici volte il Gran Premio del Giappone ha laureato il campione del mondo Piloti, l’ultima proprio lo scorso anno quando Max Verstappen si aggiudicò il suo secondo titolo iridato. Nel 1995, Michael Schumacher diventò campione del mondo per la seconda volta vincendo il Gran Premio del Pacifico.
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