Il GP d’Italia rappresenta un grande turning point per la Ferrari, gli aggiornamenti devono assolutamente funzionare sennò è meglio pensare al 2025. Ecco l’analisi.
Per il GP d’Italia la Ferrari ha deciso di portare a Monza un enorme pacchetto di aggiornamenti. Attualmente però rappresenta un dentro o fuori per la rossa che se non dovesse trovare gli effetti sperati butterebbe mesi di lavoro rimanendo con la sola possibiltà di pensare già alla futura monoposto del 2025.
Il circuito di Monza come detto da Vasseur non è il migliore per capire quanto si guadagna con un aggiornamento però in casa Ferrari sono molto fiduciosi sull’effetto che daranno.
Un fondo completamente rivisitato
Alla base del pacchetto c’è il fondo completamente rivisitato in ogni suo particolare. L’obbiettivo del fondo è di creare più downforce possibile però permettendo alle sospensioni di poter lavorare senza andare sotto stress. Infatti l’ultimo fondo introdotto a Barcellona aveva portato un grande miglioramento dal punto di vista della downforce ma le sospensioni non sono capaci di sopportare uno stress così grande, da ciò è tornato il porpoising.
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Le modifiche al fondo della SF–24 riguardano principalmente la parte sotto la vettura con la rivisitazione delle “fences” che indirizzano il flusso d’aria verso il posteriore della vettura. Oltre alle modifiche “invisibili” abbiamo anche quelle legate al diffusore e ai lati del fondo. Sull’ultima la Ferrari ha deciso di dare un taglio netto al fondo per permettere la creazione di vortici e sigillarlo per terra.
Torna l’ala posteriore monopilone
L’aggiornamento cruciale per la performance a Monza è sull’ala posteriore. Gli updates al fondo serviranno per tutta la stagione ma la nuova ala specifica per circuiti di basso carico nel Tempio della Velocità sarà più importante. Per la Ferrari si tratta di un grande ritorno perchè già nel 2023 si era provata l’ala monopilone, poi cestinata per le grandi sollecitazioni. Per il 2024 però la musica sembra essere diversa perchè la nuova spec è molto più sviluppata rispetto a quella del ’23.
Il mainplate è totalmente piatto ma comunque non rinuncia a generare carico mostrando una geometria a cucchiaio che consente al componente di disporre di una maggiore area di impatto. Per il flap l’incidenza è minore per ridurre la resistenza aerodinamica ma la corda rimane abbastanza lunga da permettere una buona efficenza del DRS. Un’altra differenza con la spec 2023 è legata all’incontro tra endplate e mainplate dove è presente un cut che permette all’ala di generare vortici e migliorare l’efficenza generale.
Altri aggiornamenti minori sono stati apportati all’anteriore dove sono stati modificati gli specchietti ed è cambiata la posizione della nose cam per motivi aerodinamici.A concludere la lista degli aggiornamenti della Ferrari per Monza è l’engine cover che presenterà pance piu scavate per permettere a tutto il corpo vettura di performare al meglio.
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crediti copertina: F1inGenerale