La conformazione della pista potrebbe riservare tantissime sorprese: tra tutte spicca l’ipotesi di vedere la Red Bull in difficoltà durante il GP di Las Vegas
Negli ultimi giorni, l’attenzione dei fan della Formula 1 si sta focalizzando sulle vicende fuori pista che stanno caratterizzando il weekend americano. Tuttavia, la particolarità dell’evento non va limitata solo a tutti gli eventi che faranno da contorno ala gara. Infatti, il GP di Las Vegas potrebbe riservare molte sorprese anche in pista e, tra tutti, la Red Bull potrebbe essere grande protagonista.
Ma partiamo dal principio. Una delle tematiche più in voga nel paddock riguarda le temperature, sia dell’aria che dell’asfalto. Dopo il particolare weekend del Qatar, caratterizzato da altissime temperature che hanno causato problemi ai piloti, in Nevada potrebbe andare in scena lo spettacolo opposto.
In questo periodo dell’anno anche in America le temperature non sono altissime neppure durante il giorno. Se si pensa che la gara si svolgerà in notturna, è automatico chiedersi come le monoposto reagiranno al freddo americano. Infatti, per le varie sessioni del weekend, le temperature dell’asfalto dovrebbero aggirarsi intorno ai 10°, massimo 15°.
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Il freddo potrebbe dunque generare alterazioni del grip degli pneumatici, ma questa non è l’unica variante problematica. L’asfalto è completamente nuovo e ci vorranno molti più giri del solito per gommarlo, per non parlare del poco tempo a disposizione dei piloti per potere prendere confidenza con la pista. Il circuito, essendo cittadino, prenderà forma poco prima delle FP1, non consentendo ai piloti il classico giro a piedi prima di salire in macchina…
Red Bull e pneumatici in difficoltà?
Ma perché proprio Red Bull può avere difficoltà? Tutti avranno problemi con gli pneumatici ma, paradossalmente, proprio la scuderia austriaca è abituata più degli altri ad avere il completo controllo delle gomme. In sostanza, la difficoltà ad arrivare nella giusta finestra di funzionamento potrebbe rendere vulnerabile la Red Bull, soprattutto in qualifica.
Quindi la scuderia campione del mondo potrebbe presentare difficoltà nel segnare il giro più veloce. In più, a Las Vegas un fattore determinante saranno le alte velocità, simili a quelle di Monza. Proprio lì la Ferrari aveva dimostrato di poter fare grande affidamento sulla potenza del suo motore.
In più le 17 curve su oltre 6 km di tracciato potrebbero spingere i team ad utilizzare un assetto scarico per favorire i sorpassi. Tuttavia, al contrario di Monza, i punti di sorpasso potrebbero essere molto limitati soprattutto se si considera che la pista non è molto larga.
Insomma, sembrano esserci tutte le premesse perché il GP di Las Vegas possa essere una gara imprevedibile e che potrebbe riservare non poche sorprese. Chissà che lo spettacolo non si limiti solo ai concerti e tutto ciò che sta ruotando attorno alla competizione, ma si riversi anche nellle curve della Strip.
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