Durante la conferenza stampa del GP di Las Vegas, i piloti hanno avuto modo di esprimere tutte le loro perplessità riguardo la nuovissima pista americana: a preoccuparli il freddo, ma non solo…
Da giorni, ormai, si parla del freddo che molto probabilmente caratterizzerà il GP di Las Vegas. Il problema principale che riguarda le basse temperature è da ricondurre alle gomme. Pirelli non ha mai nascosto la preoccupazione per i 10° gradi previsti sulla pista che potrebbero causare non pochi problemi di grip.
Durante la consueta conferenza stampa del giovedì, anche i piloti hanno avuto modo di esprimere le loro perplessità sul fine settimana più atteso dell’anno. Il freddo sicuramente è la condizione che spaventa di più visto che molto probabilmente causerà un livello molto basso di grip.
In più se si pensa che questo circuito sarà uno dei più veloci della stagione, la preoccupazione per il poco grip aumenta. Le alte velocità di punta in mezzo a muretti e un circuito molto stretto non possono far restare tranquilli i piloti se devono preoccuparsi anche delle gomme che potrebbero praticamente scivolare via dal loro stesso controllo.
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Ma non è solo il freddo a condizionare negativamente l’aderenza delle monoposto sull’asfalto. Il GP di Las Vegas si corre su un circuito cittadino non permanente. Questo significa solo una cosa: le automobili continueranno a passare sull’asfalto tra una sessione e l’altra. Risultato? L’asfalto sarà sporco e impregnato di polvere.
Quindi l’asfalto sarà nuovo (e praticamente non gommato, altro problema) ma praticamente più sporco del solito. La conferma è arrivata dopo il test fatto con la Safety Car. Infatti, dopo solo qualche giro la macchina è tornata con uno strato molto spesso di polvere e terra sugli pneumatici.
Daniel Ricciardo ha dichiarato di essere rimasto molto perplesso quando ha provato a camminare a piedi sull’asfalto e ha notato che l’ha trovato molto scivoloso. Anche Fernando Alonso si è detto preoccupato per la condizione perché ci vorrà molto più tempo per prendere confidenza con il tracciato e trovare la giusta fiducia per spingere al massimo.
In più non essendoci gare di supporto l’evoluzione della pista sarà così rapida che ogni giro andrà a migliorare il precedente, sia in qualifica che in gara. Esteban Ocon fa eco ai due e sostiene che la sfida potrebbe diventare anche più ardua del previsto se dovesse piovere. Insomma, i piloti non stanno dormendo proprio sogni tranquilli…
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