Dopo le qualifiche del GP del Messico, molti sono stati i piloti a dover presentarsi dagli steward per spiegare le infrazioni in pista: tra loro anche Verstappen, poi non penalizzato
Dopo la sessione di qualifiche del GP del Messico, anche Verstappen è stato costretto a presentarsi dai commissari di gara per chiarire l’impeding per cui era stato investigato. Alla fine, il tre campione del mondo, come tutti i suoi colleghi (a parte Sargeant) è stato graziato. Ma perché la Fia è dovuta scendere a dei compromessi?
Spieghiamo cosa è successo. Al termine del Q1 viene comunicato che Verstappen, Alonso e Russell saranno investigati a fine sessione per impeding in pit lane. Proprio il tre volte campione del mondo ha indugiato all’uscita dei box creando un trenino alle sue spalle. Con lui anche Alonso e Russell.
La Fia, tuttavia, ha deciso di non penalizzare i tre perché sono stati molti di più i piloti a rallentare in pit lane. La Federazione giustifica il fenomeno perché è conscia del fatto che sia stretta conseguenza del tempo delta massimo di percorrenza della pista per evitare rallentamenti pericolosi durante le qualifiche.
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Dunque, i piloti si vedono costretti a creare un margine adatto per evitare problemi in pista e lo fanno in pit lane, ritenuto dalla Fia un luogo comunque più sicuro per rallentare rispetto alla pista. In sostanza, la Federazione è consapevole che non è questa la soluzione adatta e che si cercherà di scendere ad ulteriori compromessi.
Per il momento, dunque, nessuna penalità per questi rallentamenti in pit lane. Non solo: sono sfuggiti alla penalità anche Norris e Zhou per non aver rispettato il tempo delta massimo per percorrere la pista. La Fia ha motivato la scelta collegandola alla questione del rallentamento in pit lane.
Graziato anche Lewis Hamilton per non aver rallentato sotto regime di bandiera gialla. I commissari hanno analizzato video, team radio e telemetrie e hanno giudicato non punibile la posizione del sette volte campione del mondo.
L’unico a prendere la penalità è Logan Sargeant. L’americano viene retrocesso di dieci posizioni in griglia di partenza per aver sorpassato Yuki Tsunoda sotto regime di bandiera gialla. Il pilota della Williams, dunque, scatterà dall’ultima casella in griglia.
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