Sainz Vince il GP del Messico. Alle sue spalle Norris, bravo ad approfittare di un errore di Leclerc al 62esimo giro. Chiude sul gradino più basso del podio Charles con l’altra Ferrari. La sintesi del GP del Messico appena concluso.
Si è concluso da poco il GP del Messico dove il podio richiama quello di Austin, anche se con le posizioni invertite. A vincere, questa volta, è stato Carlos Sainz, dopo una gara pressoché perfetta. Alle sue spalle Lando Norris, con la Ferrari n°16 di Leclerc a chiudere il podio. Si deve accontentare della quarta posizione, invece, Hamilton, con una Mercedes che non riesce a mantenere il ritmo di Ferrari e McLaren. Alle sue spalle il suo compagno di squadra, Russell, a chiudere la top 5. Sesto Verstappen, penalizzato di 20 secondi, davanti alla Haas di Magnussen. Risale fino all’ottava posizione Piastri, che precede l’altra Haas di Hulkenberg. Chiude la Top 10 Pierre Gasly, che porta a casa un altro punto per l’Alpine.
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Subito Safety Car alla prima curva
La scelta della mescola da usare in partenza accomuna quasi tutti: l’idea è quella di partire con la gomma media, puntando ad una sola sosta. Dalla seconda casella sulla griglia di partenza del circuito di Città del Messico, Verstappen è autore di un’ottima partenza che gli consente di affrontare la prima curva in prima posizione superando il poleman, Sainz. Nell retrovie, contatto tra Tsunoda e Albon che sono costretti al ritiro prima ancora di arrivare in curva 1.
Subito Safety Car in pista, quindi, a causa dell’incidente, per permettere agli stewards di recuperare le auto di Tsunoda e Albon. Nel frattempo, il beniamino di casa, Perez, recupera 5 posizioni, salendo in tredicesima. Ma il messicano finisce subito sotto investigazione per falsa partenza, che gli comporterà una penalità di 5 secondi.
La Top 10 al momento della ripartenza recita: Verstappen, Sainz, Norris, Leclerc, Hamilton, Russell, Magnussen, Hulkenberg, Gasly e Lawson.
Sintesi GP del Messico, primo stint: giri 7-32
Alla ripartenza, dopo il rientro della Safety Car, Verstappen mantiene la testa, con Sainz, Norris e Leclerc ad inseguire. Ma, al nono giro, grazie al DRS, Sainz riesce a superare Verstappen con una staccata da paura in curva 1 riprendendo il comando della gara. Verstappen e Norris, al decimo giro, sono protagonisti di un duello senza esclusione di colpi. Della battaglia ne approfitta Leclerc, che riesce a superare entrambi, guadagnando la seconda posizione.
Atteggiamento di Verstappen che fa discutere il box McLaren, che accusa l’olandese di un atteggiamento scorretto nel duello con Norris. Manovra, quella di Max, che gli costerà ben 20 secondi di penalità, con la gara dell’olandese che è stata inevitabilmente compromessa. Al rientro ai box al 27esimo giro, Verstappen rientrerà in pista, quindi, in quindicesima posizione.
Nelle retrovie, il 400esimo GP di Alonso finisce anzitempo, al giro 17, quando è costretto a ritirare la vettura per un problema meccanico. Scintille anche tra Perez e Lawson: dalla bagarre, Perez ne esce con gravi danni alla monoposto. Il messicano scivola, così, in 18esima posizione, dopo un necessario pit stop anticipato.
La prima sosta della Ferrari arriva al giro 32, con Leclerc che viene richiamato ai box. Sainz, invece, rientra al giro successivo, mantenendo comunque la testa della gara.
Sintesi del GP del Messico, secondo stint: 33-62
Una volta concluso il valzer dei pit stop, la situazione rimane invariata per tutti, meno che per Verstappen, che deve ricostruire dalla sesta posizione la sua gara.
Poca azione fino al giro 46, quando alcuni piloti in pista cominciano ad avvistare gocce di pioggia in pista. Allarme che, però, rientra molto presto, con la gara che prosegue sull’asciutto. Negli ultimi quindici giri, invece, a giocare un ruolo determinante sono stati i doppiati, che inconsciamente penalizzano Leclerc rallentandolo, con Norris che ne approfitta per riportarsi a 1 secondo dal numero 16 Ferrari.
Ultimi dieci giri: è duello Leclerc – Norris per la seconda posizione
Al giro 63, sotto la pressione di Norris, in continua rimonta su Leclerc, il ferrarista perde il controllo della vettura nell’ultima curva, cedendo così il passo e la posizione a Norris che guadagna la seconda posizione.
Leclerc dopo l’errore si accoda a 5 secondi dalla McLaren di Lando, chiedendo al team se fosse il caso di provare, a questo punto, a guadagnare il punto addizionale del giro veloce. Risposta inizialmente negativa dal box che, quindi, lascia in pista Leclerc.
Contemporaneamente, le due Mercedes si danno battaglia, con Hamilton che riesce dopo tanti giri alle spalle del compagno, a superarlo.
Al giro 69, poi, Leclerc viene richiamato ai box, per montare gomma morbida e tentare di agguantare il giro veloce. Alle sue spalle rientra anche Perez per lo stesso motivo, ma con una vettura danneggiata. Punto addizionale che, a fine gara, arriva nel box Ferrari con Leclerc che lo guadagna, efettivamente, all’ultimo giro. Magra consolazione per il monegasco della Ferrari.
A fine gara, il suo ingegnere di pista, Bryan Bozzi non nasconde la delusione, aprendosi in radio con il suo pilota. «Ottimo lavoro Charles, purtroppo il traffico ci è costato la seconda posizione! È stata una buona gara in fin dei conti» accennando anche ad una non troppo velata polemica nei confronti dei doppiati. Di seguito l’ordine d’arrivo definitivo del GP del Messico.
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