Dopo tanti problemi, a Miami la Williams avrà risolto la questione del terzo telaio?
Dopo una lunga ed estenuante attesa la Williams porterà finalmente una macchina di riserva per il weekend di Miami, i ritardi invernali nella produzione si sono rivelati problematici per la scuderia britannica in quanto, con l’incidente di Alex Albon in Australia il team ha dovuto prendere la difficile decisione di non far correre Logan Sargeant.
Dal ritiro della macchine nelle prove libere di Melbourne poi la situazione non è stata delle più semplici, la produzione del nuovo telaio ha subito rallentamenti per ulteriori incidenti nelle gare successive anche se, come afferma lo stesso Team Principal James Vowles ci siano finalmente delle buone notizie.
Lo ha annunciato proprio a Miami, sul palco dell’evento Williams nella Fan Zone, augurandosi che la terza macchina per quanto disponibile rimanga ferma il più possibile. L’ex capo stratega Mercedes ha aggiunto inoltre che la vettura ha avuto come penalità gli innumerevoli incidenti:
“Sommando ciò che è successo a Melbourne e Suzuka abbiamo perso: tre fondi, tre ali anteriori, tre ali posteriori e distrutto nella loro totalità tre scatole del cambi. In soli due gran premi abbiamo avuto le perdite di un anno“.
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Non solo, ciò ha portato ad una sovrapproduzione di materiale. Non bisogna dimenticare infatti che, normalmente, i reparti di produzione dei team non costruiscono in larga serie le componenti di ricambio, limitandosi a pochi esemplari. Una produzione controllata che tiene conto degli sviluppi che ogni giorno i meccanici e ingegneri apportano, con la perdita di tali scorte in un lasso di tempo breve lo sviluppo e la vettura vengono inevitabilmente messi in ombra.
Parlando dell’argomento Vowles:
“Abbiamo dovuto aumentare le nostre scorte, una nuova sospensione anteriore è stata consegnata, mentre tra due settimane arriverà il nuovo fondo”.
La FW46 rimane tuttora una macchina che non ha ancora portato punti dalla lotta nelle retrovie. Nonostante gli innegabili passi avanti, rimane quindi nella mente di tutti gli appassionati la voglia di voler scoprire il potenziale nascosto della macchina, che, a causa di una dea bendata che molto spesso le volta le spalle non ha ancora forse avuto modo di farsi valere.
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*Immagine di copertina, credit: Williams Racing