Archiviato il GP di Miami la F1 torna in pista nel principato di Monaco. Dopo le sostituzioni sulla parte termica in Azerbaijan a Miami tocca all’elettrico. Ben 6 i piloti con CE ed ES nuove. Facciamo il punto della situazione sulle power unit alla vigilia del GP di Monaco.
Archiviato il GP di Miami e cancellata la gara di Imola, la F1 torna in pista tra le strade del principato di Monte Carlo per la sesta tappa del Mondiale. Il circuito, inaugurato nel 1929, si presenta come un circuito cittadino non permanente tra i più sfidanti ed esclusivi del circus, dove la velocità e la storia della F1 sposano lo sfarzo del principato. Vincere Monte Carlo equivale (quasi) a vincere un Mondiale. Con ben 19 curve e soli due allunghi il circuito del principato non risulta particolarmente stressante sulle power unit. Alla vigilia del GP di Monaco analizziamo la situazione aggiornata delle power unit a valle del GP di Miami. Prima, però, ricordiamo brevemente cosa indicano gli acronimi riportati in tabella e che la power unit si compone di 2 parti, ovvero termico ed elettrico.
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Componenti per la parte termica:
- ICE: – Motore a combustione interna (Internal Combustion Engine)
- TC: – Turbo Compressore (Turbo Charger)
- MGU – H: Motogeneratore elettrico – Heat (Motor Generation Unit – Heat)
- MGU – K: Motogeneratore elettrico – Cinetico (Motor Generation Unit – Kinetic)
- EX: Sistema di scarico (Engine Exhaust System)
Componenti per la parte elettrica:
- ES: – Pacco batterie (Energy Store)
- CE: – Elettronica di controllo (Control Electronic)
I chilometri iniziano a farsi sentire sulle Power Unit alla vigilia del Gp di Monaco ma non su quella di Verstappen. Bene Bottas.
Dalla tabella possiamo notare come dopo aver montato la seconda unità propulsiva in Azerbaijan ben 6 piloti hanno aggiornato la parte elettrica. Segnaliamo quindi con nuove ES e CE: Sainz, Hamilton, Russell, Stroll, Piastri e Albon. Sottolineiamo come cinque dei sei piloti sono motorizzati Mercedes. Ricordiamo, come evidenziato dalla legenda, che questi non avranno a disposizione ulteriori componenti prima di giungere in penalità. La Red Bull continua ad impressionare anche per l’affidabilità, oltre che per prestazioni. Max Verstappen, infatti, è l’unico in griglia a montare le prime unità. Con ben 5 Gp disputati sulle stesse componenti possiamo dire che la RB-19 numero 1 ha superato il vincolo di durata imposto alle power unit.
Bene anche i motorizzati Ferrari, soprattutto sui team clienti. Se Leclerc e Sainz hanno già smarcato la seconda unità sulle componenti termiche ed elettriche Bottas e Zhou arrivano al GP di Monaco con una sola sostituzione sull’ICE.
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Passando ad analizzare le tabella relativa alle componenti della scatola del cambio osserviamo come il punto debole della Red Bull risiede proprio nella trasmissione, con Verstappen a smarcare la terza unità sulle componenti GBX nel gp di Miami. Non sorprende affatto considerato che nel corso delle ultime gare il campione del mondo ha più volte lamentato anomalie nelle fasi di cambiata. Da segnalare, infine, nuove componenti GBX e GBX DL anche per Sainz, Leclerc e De Vries.
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