Sainz dopo il settimo posto di Singapore ha rilasciato un analisi sulla sua gara di rimonta evidenziando il problema della qualifica.
Alla luce delle alte aspettative all’inizio del weekend, il fine settimana della rossa non ha di certo brillato. Le due Ferrari, dopo una gara di rimonta, hanno chiuso rispettivamente in quinta e settima posizione mostrando però un ritmo decisamente migliore rispetto a quanto ottenuto. Nel post gara Sainz ha commentato poi il proprio GP di Singapore con uno sguardo anche alle prossime sei gare.
Passo buono ma la qualifica determinante
Il disastroso Q3 del sabato di Marina Bay alla fine, come da previsione, è pesato tanto. La partenza dalla quinta fila ha costretto le rosse a correre in maniera paziente in attesa di qualche colpo di scena che potesse rimescolare le carte, ma che alla fine non si è verificato. Leclerc chiude solamente quinto appena alle spalle di Russell, ma dopo aver messo in luce un ritmo che lo avrebbe portato a lottare per la seconda piazza mentre Sainz è solo settimo in seguito ad una strategia forzata dal traffico con una sosta molto anticipata.
Lo spagnolo alla luce della prestazione della SF24 ha evidenziato come il problema principale della SF24 sia rimasto ancora lo stesso di inizio anno. Le Ferrari infatti faticano ancora a mettere nella giusta finestra di utilizzo le gomme in qualifica:
“Il nostro passo non è la nostra preoccupazione, siamo veloci. In qualifica però quest’anno fatichiamo troppo, abbiamo ancora una finestra troppo piccola per far funzionare al meglio le gomme. Io sabato ho sbagliato e sono andato contro il muro, ma abbiamo visto che anche Charles ha faticato davvero troppo”.
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Uno sguardo al futuro
Sainz ha poi continuato la sua intervista rivolgendo lo sguardo verso le ultime sei gare della stagione che però non sembrano andare in direzione di Ferrari se non quella di Las Vegas:
“Nelle ultime sei gare dobbiamo assolutamente partire più avanti e fare meglio. Non voglio dire che le ultime tre gare siano state delle opportunità perse, ma certamente dovevamo raccogliere molto di più soprattutto tra Baku e Singapore.
Austin sarà un banco di prova fondamentale per capire al meglio come e quanto funzionano gli aggiornamenti. La pista è tradizionale con curve molto veloci e non so dove saremo. Forse la macchina andrà ancora forte e riusciremo ad ottenere più punti tra lì e il Messico”.
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crediti immagine in evidenza: Scuderia Ferrari