Leclerc vince il GP degli USA con una grande prova di forza della Ferrari che fa doppietta. Ma quali sono stati i punti chiave della vittoria di Leclerc nel GP di Austin? L’analisi.
Tra le curve e i dislivelli di Austin, va in scena un GP degli USA pieno di emozioni e non privo di colpi di scena. L’antipasto della Sprint Race di ieri lasciava pregustare una gara piena di duelli tra i protagonisti dei Top Team e l’attesa ha confermato le aspettative. Proprio nella Sprint Race di ieri, infatti, Max Verstappen aveva conquistato il miglior piazzamento, alla bandiera a scacchi, portandosi dietro Sainz autore di una stupenda rimonta e Norris, forse il più deluso dei tre. Ecco, ora, i punti chiave del GP degli USA, appena conclusosi sul tracciato di Austin.
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FERRARI LASCIA LE BRICIOLE: DOPPIETTA STORICA IN TERRA TEXANA
Non poteva esserci risultato migliore per gli uomini della Ferrari ed in particolare per Charles Leclerc che porta a casa la sua terza vittoria stagionale. Allo spegnimento dei semafori Verstappen si lancia all’interno per sorprendere Norris, ma entrambi finiscono larghi in curva 1.
Ad approfittarne è il monegasco, che prende il comando studiando perfettamente la partenza dei tre piloti davanti a lui. Sainz, dal canto suo, non riesce ad approfittarne, a differenza del compagno di squadra, e si accoda a Verstappen in terza posizione, superando Norris. Grazie ad un undercut su Verstappen, poi, lo spagnolo guadagnerà la seconda posizione dopo la sosta, mantenendola fino alla bandiera a scacchi, completando una magnifica doppietta Ferrari.
“ROOKIES, FORTI E CATTIVI!”
La F1 sembra ad un punto di svolta nel ricambio generazionale e il GP di Austin ne è stata l’ennesima prova. Liam Lawson, al rientro in Formula 1, mette in scena una rimonta dall’ultima posizione che lo porta fino alla nona, degna di un veterano. Alla fine della gara, saranno 2 i punti guadagnati dal pilota neozelandese al suo rientro in F1.
Franco Colapinto, l’altro rookie in griglia, ancora una volta finisce davanti al suo più navigato compagno di squadra, Albon. Dalla diciassettesima posizione in griglia di partenza, l’argentino scala la classifica fino al decimo posto portando a casa un altro, preziosissimo punto, in casa Williams. Sarebbero stati due addirittura, i punti, se Ocon non gli avesse rubato il punto addizionale per il giro veloce proprio all’ultimo giro.
MERCEDES SFORTUNATA E DISATTENTA
Al secondo giro, la Safety Car fa il suo ingresso in scena quando Hamilton perde il controllo in curva 19 e finisce in ghiaia. Al sedicesimo giro, poi, Russell viene penalizzato di 5 secondi per un sorpasso ai danni di Bottas. Il pilota inglese, reo per i commissari di aver spinto fuori pista il pilota finlandese, polemizza via radio con Toto Wolff che definisce “uno scherzo” la penalità comminata al suo pilota.
Nonostante l’imprevisto, però Russell rimonta in gara fino alla sesta posizione, salvando il salvabile in un GP iniziato male con lo schianto in qualifica, e continuato peggio dopo la partenza dalla pit lane.
NORRIS ANCORA DELUDENTE IN PARTENZA, LA MCLAREN ARRANCA
Lando Norris, in piena lotta per il mondiale piloti, ancora una volta fallisce una grande occasione partendo dalla Pole Position. In curva 1 si fa sorprendere dall’attacco di Verstappen che gli costa tre posizioni in appena 300 metri. Il passo, nel primo stint soprattutto, però sembra comunque non esserci e Lando non può far altro che osservare le due Ferrari e Verstappen scappare via nella prima parte di gara. Passo gara che, però, cambia una volta montate le gomme hard, dandogli la possibilità di recuperare terreno su Verstappen dando vita ad una bellissima battaglia tra i due. Dopo essere stato in scia del pilota olandese per 4 giri, Norris al giro 52 si libera di Verstappen e agguanta la terza posizione.
Gioia che dura poco, però, dato che i commissari dopo due giri gli infliggono una penalità di 5 secondi a causa del sorpasso ai danni del rivale nel mondiale, irregolare perché avvenuto al di fuori dei limiti della pista.
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