Hamilton torna a parlare della lotta per i diritti umani e precisa “Continuerò anche se mi costerà caro”
Il pilota ha infatti sottolineato come, a causa della sua guerra contro le ingiustizie e le disparità in F1 e nel mondo, potrebbe rischiare grosso…
Fonte: GQ Italia
“Continuerò a battermi per i diritti umani anche a costo di prigione e punizioni” a parlare è Lewis Hamilton, pilota ed attivista per quanto riguarda i diritti umani. Non è una novità, infatti, che l’inglese si batta per eliminare le differenze, in uno sport dove a correre sono principalmente gli uomini, dove spesso i paesi che ospitano i GP non sono di certo i primi in termini di modernità ed apertura mentale.
Proprio per questo, negli ultimi anni in particolare, non sono mancate iniziative da parte dei piloti, in primis Hamilton stesso e Vettel, che hanno più volte ribadito l’importanza di alzare la voce e dire la propria. Basta ricordare il movimento “Black Lives Matter” a cui anche diversi piloti avevano aderito o la maglia pro LGBT indossata da Sebastian Vettel in Ungheria, paese noto per la sua discriminazione nei confronti di chi ha un diverso orientamento sessuale.
Ed ora il pilota britannico è tornato a parlare della sua guerra contro le ingiustizie a cui sono sottoposte persone e a cui anche lo stesso pilota ha dovuto far fronte a causa del colore della sua pelle. L’alfiere delle “Frecce d’argento” ha infatti precisato che continuerà a perseguire i suoi ideali, anche se questo dovesse costargli molto caro.
Hamilton: “Continuerò a battermi perseguendo i miei ideali, costi quel che costi”
“Continuerò a battermi per i diritti degli essere umani, continuerò a lottare per i miei ideali. Ho sempre combattuto per ciò in cui credevo, infatti, e lo farò anche se mi dovesse costare caro. Non mi interessa essere messo in prigione ne tantomeno mi fermerò anche se la cosa dovesse uccidermi. Sembra da pazzi ma so che è importante. Bisogna alzare la testa ed aver il coraggio di parlare, far arrabbiare chi comanda e i potenti se necessario per generare cambiamenti e rivoluzioni. Sono scioccato dal fatto che ci siano ancora paesi in cui le leggi non permettono agli abitanti di vivere liberamente, di amare chi vogliono, di essere rispettati come esseri umani. Siamo nel 2023 questo non è possibile, bisogna agire”
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