Novembre 10, 2024
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F1 | Il dominio Ferrari rimescola le carte in classifica: mondiale riaperto? I precedenti sorridono

All’indomani del trionfo nel GP degli USA, la Ferrari, Charles e i Tifosi si chiedono se vale la pena sperare. Dopo aver accorciato le distanze in classifica, il mondiale ora sembra alla portata della Ferrari che può, quantomeno, ambire a lottare per infastidire McLaren e Red Bull.

Il dominio Ferrari in Texas culminato in una storica doppietta, che, per la scuderia di Maranello, mancava in terra americana dal 2006, ha rimescolato le carte in tavola in ottica mondiale. Gli aggiornamenti portati nel corso della stagione sembrano aver portato la Ferrari, sotto la guida di Vasseur, ad un nuovo livello di prestazioni, alimentando suggestioni e sogni dei Tifosi della Rossa.

Ferrari doppietta
Gli uomini Ferrari festeggiano la doppietta ad Austin @F1

Leggi anche: F1 | GP USA: I punti chiave del trionfo di Leclerc e della Ferrari sul circuito del COTA, ad Austin


LE DIFFICOLTÀ RED BULL E L’INESPERIENZA DI NORRIS E MCLAREN

Da un lato una Red Bull in progressiva difficoltà da Miami in poi, con un Verstappen costretto a sgomitare per piazzamenti utili, anche talvolta lontani dal podio. Da un altro lato una McLaren che ha dimostrato troppe volte di non avere la freddezza necessaria per fare la scelta migliore in ottica mondiale. Nonostante una monoposto che, a detta di tutti, è fuori categoria, la scuderia Papaya ha troppe volte attuato strategie confusionarie riguardo i piloti del team. Se, a questo, si aggiunge quella che dovrebbe essere la punta di diamante McLaren, Norris, che si dimostra costantemente acerbo e privo di quella fame necessaria per vincere contro rivali come Max, la frittata è fatta.

Norris errori
Troppi gli errori di Norris che, al momento, non sembra essere pronto ad impensierire Verstappen per il titolo mondiale @F1

Da Miami in poi, con la vittoria di Norris, il vento della Formula 1 sembrava essere definitivamente cambiato. Eppure, Lando, troppe volte ha lasciato indietro punti cruciali per la rincorsa mondiale ed i sogni iridati.

A Monaco Lando non trova il giro veloce in qualifica e finisce anche dietro al compagno di squadra. A Montreal un fraintendimento con la scuderia in regime di Safety Car gli fa perdere la vittoria e ulteriori sette punti nel confronto con Verstappen. In Spagna e in Gran Bretagna, di nuovo, si verificheranno problemi di tempismo legati al pit stop. Il contatto con Max in Austria che gli costa un DNF. Per arrivare, poi, alla tremenda qualifica a Baku e l’occasione sprecata nell’appuntamento di Austin. Insomma, a conti fatti, Norris rincorre ancora un campionato che avrebbe potuto e, forse, dovuto dominare dal sesto appuntamento del mondiale.

FERRARI COSTANTE, VELOCE ED AFFAMATA

Tutt’altro atteggiamento, invece, dimostra di aver assunto la Scuderia Ferrari che, ora, rilancia il sogno mondiale.

Una stagione altalenante quella della Ferrari, oscillando tra podi e vittorie che fanno da cornice a quel periodo buio vissuto dopo Monaco, fino al ritorno sul podio in Belgio. Periodo buio frutto di un pacchetto di aggiornamenti probabilmente errato e controproducente, a cui però la scuderia italiana ha saputo porre rimedio, tornando alla vittoria sul circuito di Monza, con una gara magistrale di Leclerc.

Ferrari Leclerc Monza
Charles Leclerc vince a Monza e festeggia con i tifosi @F1

Ennesimo segno di rinascita che, però, vede ancora una volta due occasioni sprecate sulle piste di Baku e Singapore. La Ferrari, però, dimostra ancora una volta di imparare dagli errori e porta a casa una convincente doppietta negli USA che fa tornare le speranze in ottica mondiale. A conti fatti, dopo l’emozionante week-end del GP di Austin, la scuderia di Maranello si è portata a -8 da Red Bull e -48 da McLaren, nel mondiale costruttori.

«48 punti da recuperare non sono pochi – come fa notare Leclerc dopo la vittoria di domenica – ma se continuiamo a fare quello che stiamo facendo… perché no?» Nulla, nella Formula 1 attuale, va dato per scontato. Ce l’ha fatto notare Red Bull nel 2021 mettendo fine al dominio Mercedes, ce l’ha fatto notare la stessa Red Bull quest’anno con i problemi avuti.

SUL RICORDO DELLA RINCORSA MONDIALE DI KIMI IN FERRARI

L’ultimo mondiale piloti per un pilota Ferrari risale al 2007, quando Kimi Räikkönen si aggiudica il titolo iridato davanti ad un debuttante Lewis Hamilton in McLaren. Quel 2007 fu caratterizzato da un altro rocambolesco e avvincente mondiale che, a due gare dal termine, vedeva proprio Hamilton in testa al mondiale, davanti a Alonso (-12) e lo stesso Kimi, indietro di 17 lunghezze sull’inglese. In un mondiale che prevedeva ancora la vecchia assegnazione di punti, con il vincitore che ne otteneva solo 10, a due gare dal termine i punti a disposizione erano appena 20.

GP Brasile 2007
Raikkonen vinse inaspettatamente il mondiale nel 2007 recuperando 18 punti ad Hamilton, su 20 disponibili @F1

Tutto lasciava immaginare una lotta a due tra i due compagni di squadra della McLaren. In Cina e in Brasile, invece, accadde l’impensabile e Kimi vinse i due appuntamenti e, in aggiunta, anche il mondiale piloti, dopo il DNF di Hamilton in Cina e il 7° posto del britannico in Brasile.

Memori del passato, dunque, a cinque gare dalla fine e con circa 200 punti disponibili, cosa costa sognare un mondiale che, in Ferrari, manca da così tanto tempo? Tutto dipenderà dall’approccio della Rossa ad un finale di stagione in cui, finalmente, Ferrari sembra essere padrona del proprio destino. Ora si vola in Messico, prima di andare in Brasile e tornare negli USA per il GP di Las Vegas. Un filotto di gare interessante, con piste che sembrano sposare al meglio le caratteristiche della SF-24.

Insomma, la Ferrari può sognare il mondiale ma, per farlo, deve dimostrare di aver imparato dal passato e, soprattutto, dalle opportunità perse in stagione.


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