Gasly saluta il 2024 e si prepara al nuovo ruolo da capitano dell’Alpine. Il francese ha dimostrato di non avere colpe nella debacle del team ma, soprattutto, di essere pronto al nuovo ruolo nel team: il recap della stagione di Pierre Gasly
Quella appena conclusa, è stata una stagione particolarmente difficile per il team con sede in Inghilterra e in Francia. Nessuno dei due piloti francesi è riuscito a lottare con continuità nelle zone alte della classifica e, anzi, troppo spesso sono stati relegati in fondo al gruppo. Tra i due, però, c’è chi ha fatto meglio ed è riuscito ad ottimizzare i risultati: ecco, quindi, il recap della stagione 2024 di Pierre Gasly.

Una monoposto non all’altezza
La stagione, per il pilota francese, inizia nel peggiore dei modi: 0 punti nei primi 7 GP del 2024. Da subito è chiaro a tutti che Alpine avrebbe dovuto affrontare più di una difficoltà nel corso dell’anno ed anche Gasly rimane vittima delle scarse prestazioni della vettura. A Montecarlo arriva il primo punto per il #10, in una gara in cui il suo compagno porta a causa un DNF, andando a tamponare proprio lo stesso Gasly.
Con l’inizio delle ulteriori difficoltà di Ocon, Gasly sale di prestazioni, andando a punti anche nelle successive tre gare: Canada, Spagna e Austria. Nonostante la costanza ritrovata di Gasly, però, Alpine continua a dover sgomitare per entrare in zona punti e tutto lascia intendere ad una stagione estremamente fallimentare per i francesi.
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Il rapporto tra i due, inoltre, è tutt’altro che roseo e, la forzata convivenza all’interno dei box, non ha sicuramente giovato a nessuno dei due. La svolta, poi, arriva a ridosso della fase estiva della stagione.
Briatore IN – Ocon OUT: Gasly prende per mano l’Alpine
Probabilmente, se si dovesse ricercare il ‘turning point‘ della stagione di Gasly, si andrebbe a ricadere tra il 20 giugno e il 20 luglio. In rapida successione, in questo periodo, due notizie scuotono il box Alpine. La prima riguarda il ritorno di Flavio Briatore in F1 come direttore esecutivo, proprio nel team che porta avanti l’eredità della Renault dell’imprenditore italiano, due volte campione del mondo con Fernando Alonso. La seconda riguarda il compagno di squadra di Gasly, Esteban Ocon, che firma un contratto con la Haas a partire dal 2025.

L’idea è chiara in casa Alpine: puntare tutto su Gasly e lasciar andare Ocon dopo una forzata convivenza che si preannunciava pericolosa. Il #10 francese esce rinvigorito dalla pausa estiva e inizia a battere con costanza il suo compagno di squadra. La zona punti, purtroppo per lui, è però molto contesa e con una monoposto così poco performante, non è facile da raggiungere ogni domenica.
A fine stagione, poi, c’è il definitivo cambio di passo di Gasly. Nelle ultime 5 gare della stagione, Pierre va a punti in 4 occasioni e, con ogni probabilità, sarebbero state 5, se solo il motore della sua Alpine non l’avesse abbandonato a Las Vegas, costringendolo al ritiro.

Il francese terminerà poi in decima posizione nel mondiale piloti, con un totale di 42 punti, che rappresentano due terzi del bottino totale conquistato da Alpine a fine anno (65). Alpine che, a fine anno, riuscirà a raggiungere il sesto posto nel mondiale costruttori soprattutto grazie al doppio podio del Brasile.
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