Sergio Perez ha parlato a cuore aperto durante un’intervista e ha raccontato del punto più basso della sua carriera e perché non ha mai preso in considerazione l’ipotesi del ritiro
Nonostante una stagione di pochi alti e tantissimi bassi, Sergio Perez non ha mai preso in considerazione l’ipotesi del ritiro. Neppure dopo il GP del Qatar, nonostante lo stesso pilota messicano l’abbia definito indubbiamente il punto più basso della sua carriera.
Al termine di una stagione piena di difficoltà, Perez si è aperto durante una lunga intervista dove ha raccontato le sue emozioni negative e la forza che ha trovato per prendere in mano la situazione. E pensare che a inizio stagione si era parlato anche di una lotta tra i due compagni di squadra per il mondiale piloti…
Nelle prime quattro gare della stagione, il messicano ha raccolto due vittorie a Jeddah e a Baku (dove ha vinto anche la gara Sprint). Per questo motivo, aveva preso vigore la possibilità di una lotta con il compagno di squadra. Ma dopo la pole di Miami, il numero 11 della Red Bull ha iniziato a presentare non pochi problemi con la sua monoposto.
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Durante le 5 gare successive, infatti, Perez non riesce neppure ad accedere al Q3 mentre il suo compagno di squadra accumula vittorie e pole. Così si inizia a parlare di sostituire il messicano a causa dei suoi scarsi risultati (si pensi a tutte le polemiche con Helmut Marko).
Il punto più basso e la voglia di lottare ancora
Ma il punto più basso è arrivato durante il GP del Qatar, dove Perez ha concluso a ben 80 secondi da Verstappen, ricevendo ben due penalità per track limits. “Durante quel fine settimana così difficile continuavo a ripetermi che no, non potevo essere così male e che indubbiamente stava succedendo qualcosa” ha dichiarato il pilota messicano.
“Con gare così ravvicinate è difficile capire, ma con un po’ di pazienza e tanto lavoro abbiamo capito che i problemi derivavano dal set-up della macchina. Questo è stato un enorme passo avanti per comprendere e anche per rafforzare il rapporto con la mia squadra” ha poi aggiunto.
Davanti a tanta difficoltà poteva esserci l’ipotesi di un ritiro? “No, non ho mai pensato di abbandonare tutto. Sarebbe stato troppo semplice. Dovevo prendermi le mie responsabilità e continuare a lottare. Devi essere forte mentalmente se vuoi competere a questi livelli e le difficoltà non possono far altro che forgiarti e renderti mentalmente più forte“.
Perez ha poi dimostrato di avere ancora molta voglia di essere competitivo. Basta pensare a tutta l’aggressività alla prima curva del GP del Messico per prendere la posizione su Leclerc. Il pilota messicano si è dovuto ritirare, ma quello è stato il suo messaggio per ricordare che vuole esserci ancora.
“Ho imparato tanto da questa stagione e ne sono uscito più forte di prima. Il secondo posto nel mondiale piloti per me significa tanto e farò in modo che risulti essere solo il primo passo per lottare per il campionato durante la prossima stagione” ha poi concluso il vicecampione del mondo in carica.
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