Il giorno 14 dicembre è arrivato un ospite speciale per la Ferrari a Maranello: per Jannik Sinner è la prima volta in vesti ufficiali nella casa della rossa
Il rosso va dalla rossa. Così potremmo definire la visita del 14 dicembre di Jannik Sinner a Maranello e alla Ferrari. “Il ragazzo dai capelli rossi indossa un sorriso” si legge sul sito ufficiale della Ferrari per presentare la visita del tennista più amato in Italia negli ultimi anni.
Il campione di tennis, attualmente quarto del ranking mondiale, ha riportato la vittoria della Coppa Davis in Italia dopo 40 anni dall’ultima volta. Da molto tempo avrebbe voluto fare visita a Maranello, ma gli impegni con il tennis non gli hanno mai garantito troppo tempo libero per poter finalmente realizzare un suo sogno.

Ma, prima di riprendere con gli allenamenti, Sinner si è voluto dedicare una giornata di relax nella fabbrica del celebre marchio italiano per poi scendere anche in pista. Il campione infatti ha avuto la possibilità di guidare una Ferrari modello Spider subito dopo aver scoperto in che modo viene creata e assemblata una celebre vettura con il marchio del Cavallino Rampante.
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“Per me è la prima volta al volante di una Spider e mi sono sentito assolutamente a mio agio. Mi ha dato l’impressione che la macchina fosse un prolungamento di me stesso, un po’ come accade con la mia racchetta: una sensazione stupenda” dichiara Sinner.
Il tennista è da poco diventato partner della Formula 1 e ha avuto la possibilità di raccontare la sua passione per i motori. “Mio padre e mio nonno erano grandi appassionati e mi hanno trasmesso questo fascino. Guardo le corse da quando ero bambino, me le perdo solo se coincidono con qualche mio match...” prosegue ancora il tennista.
Poi ha avuto la possibilità di visitare anche la Scuderia di Maranello dove ad attenderlo c’è stato Vasseur e company. “La Formula 1 è uno sport individuale proprio come il tennis. Il pilota deve diventare un’unica cosa con la macchina e ha tutta la responsabilità in pista. Ma in entrambi i casi c’è bisogno di una grande squadra dietro. Si arriva in cima solo insieme. Da solo non andrai da nessuna parte” ha poi concluso SInner.
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