In questi giorni nel paddock si parla di ipotetici cambiamenti da apportare nel formato della Gara Sprint: ne discutono i delegati F1 e i singoli team
Che il formato della Gara Sprint abbia generato polemiche ĆØ ormai un dato di fatto. Da quando questo nuovo formato ĆØ stato introdotto per aumentare lo spettacolo nella categoria regina del motorsport, i problemi sono stati evidenti. Per questo motivo la F1 forse ha bisogno di apportare cambiamenti al formato Sprint.
L’ultima polemica si ĆØ scatenata dopo la squalifica di Lewis Hamilton e Charles Leclerc a Austin. Le due monoposto avevano usurato piĆ¹ del consentito una parte del fondo. La causa ĆØ stata ritrovata nell’assenza di tempistiche adatte a stabilire il bilanciamento delle singole vetture.
In Texas, infatti, con il formato della Sprint, i piloti avevano avuto a disposizione una sola sessione di prove libere e il regime di parco chiuso era scattato giĆ dal venerdƬ. Questo tempo estremamente limitato e ridotto non avrebbe consentito ai meccanici delle due scuderieĀ di valutare e apportare le giuste modifiche all’assetto.
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Di conseguenza, in questi giorni si sta discutendo per giungere a delle soluzioni che mettano tutti d’accordo. Una delle ipotesi ĆØ quella di spostare la shootout al venerdƬ (al posto delle classiche FP2) e la Sprint al sabato mattina (come le FP3), con la sessione di qualifiche per la domenica che ritornerebbe ad essere durante il sabato, come nei weekend con formato tradizionale.
Questa scelta porterebbe anche a posticipare l’inizio del regime di parco chiuso che inizierebbe il sabato mattina, solo dopo la Gara Sprint. “Ci siamo giĆ incontrati con la federazione. Sappiamo che questo formato ĆØ per aumentare l’azione ed emozionare maggiormente il pubblico. Ma ĆØ ancora cosƬ confusionario. Il nostro compito ĆØ arrivare ad un formato semplice e piĆ¹ comprensibile, con l’emozione di due gare” ha dichiarato il direttore delle prestazioni di Aston Martin.
Diego Ioverno, d.s. Ferrari, ha invece fatto notare che la Sprint prima delle qualifiche potrebbe generare non pochi problemi per risistemare la macchina in caso di incidenti in gara. “Bisogna assicurare dei margini sufficienti. Ci sono molte proposte, ma ora nulla ĆØ definito. La decisione spetta a F1 e Fia, poi noi team lavoreremo insieme per garantire una buona riuscita“.
La questione sembra essere molto complessa. Staremo a vedere.
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