Con l’arrivo di Liam Lawson si aggiunge un nome alla lista dei piloti Neozelandesi che hanno partecipato ad un GP in F1: vediamo chi sono gli altri che lo hanno preceduto
Nell’attuale campionato mondiale di F1 abbiamo venti piloti di quindici nazionalità diverse. A prevalere è inevitabilmente il Regno Unito con tre piloti, seguito dalla spagna. Dal GP di F1 ad Austin, arriverà una sedicesima nazione, ovvero la Nuova Zelanda: con l’a di Liam Lawson si aggiunge un nome alla lista dei piloti neozelandesi.
Bruce McLaren
Il primo pilota neozelandese della storia della F1 è Bruce McLaren. E’ stato prima un pilota e successivamente un ingegnere che ha dato il suo nome all’omonima squadra che tutt’ora corre nel campionato mondiale. La sua carriera nella categoria dura dodici anni, avendo inizio nel 1958.
Nella prima parte della sua carriera, McLaren corre con una Cooper per poi passare al team che porta il suo nome dal 1966. La carriera sportiva del neozelandese, non è stata ricca di successi. Quattro vittorie in dodici anni, e seconda posizione come miglior risultato nella classifica finale del campionato 1960. Conclude al terzo posto in altre due stagioni, tra cui il suo vero ultimo anno (1969).
Denny Hulme
Passiamo ora a parlare di Denny Hulme che ad oggi, è l’unico neozelandese tra i campioni del mondo di F1. Inizia la carriera nel 1965 con la Brabham, che lo porta a vincere il titolo nel 1967, per poi passare alla McLaren a fianco del suo fondatore, con cui concluderà la carriera.
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Otto Gran Premi vinti, di cui solo due nell’anno del mondiale che lottava con Jim Clark, e due conclusioni a podio nella classifica finale del mondiale: terzo posto sia nel ’68 che nel ’72. Durante la carriera in F1, Hulme partecipò a quattro edizioni della 500 miglia di Indianapolis che concluse al quarto posto sia nel ’67 che l’anno seguente.
Chris Amon
Il terzo neozelandese che ha disputato ben 13 stagioni di F1, è Chris Amon. Durante i suoi anni nella massima categoria ha cambiato diversi team: debutta con la Reg Parnell, passa alla Cooper, March, Matra, Tyrrell, e conclude la carriera con una Ensign Wolf.
Per tre stagioni corre con la Ferrari 312 affiancando Mike Parkes, Scarfiotti (che corsero solo pochi Gran Premi), e Lorenzo Bandini. Ed è proprio in questi tre anni che conquista la sua miglior posizione in campionato: quinto posto nel ’67. In quell’anno porta a casa quattro dei suoi undici podi totali.
Howden Ganley
Dopo essere stato spettatore del GP di Nuova Zelanda del ’55, si appassiona al Motorsport, disputando quattro stagioni in F1 agli inizi degli anni ’70. Corse con la BRM, la Williams, e per finire la March. In questi anni non andò oltre il quarto posto nel GP di Germania.
Particolare ciò che successe in Canada nel ’73. Per un errore dei giudici di gara, con la gara sotto Safety Car a causa della pioggia, sembrò che Ganley fosse il vincitore (trovandosi dietro la SC). In realtà aveva terminato in sesta posizione, con un giro di ritardo.
Graham McRae
La sua fu una piccola apparizione in F1. Nel 1973 disputò il GP di Gran Bretagna a bordo di una Iso-Marlboro. In questa sua unica presenza, non concluse la gara.
John Nicholson
Altre apparizioni in F1 non troppo brillanti sono quelle di Nicholson nel 1974 e 1975 a bordo di una Pinch Plant. Concluse al diciassettesimo posto nel GP di Gran Bretagna.
Mike Thackwell
Partecipa alle prime due stagioni degli anni 80 con la Tyrrell, riuscendo a qualificarsi in solo due dei cinque weekend in cui ha partecipato. In entrambe le occasioni si ritirerà.
Brandon Hartley
Ultimo prima di Lawson, corre in F1 due stagioni: 2017 e 2018 a bordo della Toro Rosso. Entrerà tre volte in zona punti, concludendo la stagione in diciannovesima posizione. Dopo il ritiro dalla F1 corre nel mondiale WEC, dove ha vinto tre titoli e tre 24h di Le Mans.
Ora è il momento di Liam Lawson, che salirà a bordo di una monoposto di Formula 1 dal GP di Austin. Il suo nome entrerà nell’albo d’oro della F1 tra i piloti che hanno vinto un campionato mondiale provenienti dalla Nuova Zelanda?
*Foto in copertina, credits: formulapassion.it
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