Con la chiusura dell’anno e l’addio alla stagione di F1 appena terminata, è tempo di resoconti nel paddock. Promossi e bocciati: le pagelle piloti della stagione 2024 di F1
La stagione di F1 2024 è stata per distacco una delle più avvincenti e combattute degli ultimi decenni e, nel corso delle 24 gare disputate, c’è chi ha brillato e chi è stato oscurato; chi si è riconfermato e chi ha sorpreso. Ecco, quindi, le pagelle piloti della stagione di F1 2024.
Le pagelle dei promossi
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Max Verstappen – VOTO 9
La vulnerabilità dimostrata, che ha portato a più di un errore del #1 nel corso dell’anno (vedi il pasticcio in Austria), non gli fanno raggiungere l’eccellenza. Al netto di questo, però, non si può non iniziare queste pagelle dal campione del mondo in carica, che ha dimostrato la sua prontezza anche in una stagione in cui la macchina più veloce non era la sua.

Max riprende da dove aveva lasciato l’anno prima, dominando nella fase iniziale della stagione. Quando, poi, la sua Red Bull comincia a perdere colpi, contestualmente alla rinascita della McLaren, si dà da fare per portare a casa il massimo risultato ottenibile. E lo fa più che bene, contando che a fine anno, per l’olandese, è arrivato il quarto titolo mondiale. Nonostante questo, però, nel corso della parte centrale della stagione si è rivisto, a tratti, quel giovane pilota che fino a qualche anno fa faceva storcere il naso ai più con manovre piuttosto al limite.
SUPERM4X
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Charles Leclerc – VOTO 7,5
Il monegasco vestito di rosso si arrende, sul finire della stagione, solo a Verstappen ed a Norris. Leclerc chiude così, al terzo posto, la stagione migliore della sua carriera (finora). Una stagione fatta di alti e bassi: dalla maledizione spezzata sul circuito di casa a Montecarlo, al buio periodo estivo.

Il #16 della Ferrari porta a casa 3 vittorie e 13 podi che gli garantiscono, a fine anno, 356 punti (mai così tanti in carriera per il monegasco). Nonostante questo, però, la sua fragilità viene ancora a galla: dai “litigi” con il compagno, alla poca aggressività in determinate occasioni (vedi Baku). La Ferrari ha, forse, imboccato tardi la strada giusta, ma è finito il tempo delle giustificazioni. L’anno prossimo arriva Hamilton nel box Ferrari e, Charles, dovrà finalmente dimostrare di non essere solo l’eterno ‘predestinato‘.
FRAGILE
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Lando Norris – VOTO 7
Dopo anni di promesse e vittorie mancate, il 2024 sembra, finalmente, essere l’anno della consacrazione di Lando. In Australia, al terzo appuntamento, sale sul podio con una terza posizione che gli vale il record di pilota con più podi senza riuscire mai a vincere. Qualche week-end dopo, però, tra le strade di Miami, arriva la prima vittoria in carriera anche per lui.

Il 2024 sembra, finalmente, l’anno giusto. La McLaren ha recuperato molto terreno e Norris sembra essere pronto a lottare per qualcosa di più grande. Sogni che, nel corso dell’anno, però, si imbattono nella immaturità e poca aggressività del britannico. Troppi errori lo costringono ad “accontentarsi” del secondo posto finale nel mondiale piloti. All’ultimo appuntamento arriva, poi, la magra consolazione per Norris, che riesce a garantire, ad Abu Dhabi, la vittoria del mondiale costruttori alla sua McLaren.
SPRECONE
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Pierre Gasly – VOTO 7
Ad inizio anno l’Alpine sembra destinata ad essere relegata a fanalino di coda della griglia, insieme a Sauber. Ma, tra i problemi del team e quelli del compagno di scuderia (Ocon), il francese fresco di rinnovo sigla una stagione che va oltre le aspettative.

Gasly chiude la stagione con un record sensazionale: il #10 ha, infatti, chiuso la stagione con 0 euro di danni alla vettura. Un record, questo, che lascia intendere la maturità del pilota francese, nonché una capacità di prendersi rischi calcolati tutt’altro che comune. Ma, oltre ad aver segnato questo sbalorditivo record, Pierre chiude la stagione al 10° posto, con 42 punti ed anche un podio, in Brasile. Il tutto lottando spesso in zone alte della griglia, con una monoposto di gran lunga inferiore ai suoi rivali.
VALORIZZATORE
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Carlos Sainz ed Oscar Piastri – VOTO 6,5
I rispettivi ‘secondi piloti’ di Ferrari e McLaren portano a casa un’abbondante sufficienza. Avrebbero potuto meritare di più, forse. I risultati d’altronde parlano di 2 vittorie a testa e di 9 podi per lo spagnolo e 8 per il neozelandese. Ma la seconda parte di stagione ha reso evidenti le motivazioni per cui, attualmente, sono dietro ai propri compagni di squadra (o ex, nel caso del #55).

I risultati, appunto, ci sono stati e sono stati tutt’altro che cattivi. Quello che non piace è l’atteggiamento, forse a volte poco aggressivo, forse troppe altre volte oltre le righe, anteponendo sé stessi al team. Vero anche che le vetture sono a sedile unico, ma nessun grande team ha vinto senza due piloti in grado di aiutarsi vicendevolmente. E invece, troppo spesso, nel caso di Sainz e Piastri, è sembrato che gli aiuti interni alla scuderia fossero a senso unico.
Eppure gli alibi ci sono, per entrambi. Da un lato Carlos ha dovuto correre una stagione intera da separato in casa, e lo ha fatto con la solita serietà e passione a cui ci ha abituati. Dall’altra, Oscar si è ritrovato catapultato in una monoposto improvvisamente vincente, con un compagno in difficoltà, e da giovane affamato qual è, ha voluto approfittarne. Chiamalo scemo!
CHI FA ‘PER’ SÉ…
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Nico Hulkenbrerg – VOTO 6,5
Il nuovo pilota Sauber, nella sua ultima annata in Haas, chiude con 41 punti e l’11esima posizione nella classifica piloti. Il compagno, invece, ne porta a casa solo 16 e soffre costantemente il confronto con il tedesco.

Negli anni, Nico ci ha abituati ad una costanza incredibile, nonostante non guidasse le macchine migliori. La Haas quest’anno è migliorata e non poco e, i risultati del tedesco, non hanno tardato ad arrivare. Costantemente in lotta per i punti in gara, è però in qualifica che Hulkenberg ha brillato, raggiungendo spesso un Q3 che, con il suo team, non c’entrava molto. Ora lo aspetta la Sauber, che allo stato delle cose, rappresenta il fanalino di coda del Circus. Chissà che non si stia facendo largo un senso di ripensamento, nei pensieri del tedesco.
‘E SE POI TE NE PENTI?!’
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George Russell – VOTO 6
A causa anche di una Mercedes non all’altezza della competizione, la stagione 2024 inizia un po’ sotto tono per Russell. Nei primi 8 GP, infatti, il britannico ha conquistato solo due volte la Top 5: nella gara di apertura in Bahrain e tra le strade di Montecarlo.

Già in un momento di difficoltà simile, però, i segnali positivi da ricercare si potevano trovare nel confronto con il compagno di scuderia. Quasi ogni domenica, infatti, Russell è riuscito a tagliare il traguardo prima di Sir Lewis Hamilton, ad eccezione di Miami e Imola. Si rifà, poi, nella seconda parte della stagione, conquistando 2 vittorie (sarebbero state 3, senza la squalifica a SPA) e tanti ottimi piazzamenti. Ora, con l’avvicinarsi della nuova stagione, dopo il definitivo addio di Hamilton, Russell è chiamato ad uno step successivo. E se per molti l’idea di dover raccogliere l’eredità del #44 può sembrare una sfida impossibile, non sembra questo il caso.
EREDE
LE PAGELLE DEI BOCCIATI
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Lewis Hamilton – VOTO 5,5
Nella stagione d’addio alla Mercedes, Sir Lewis Hamilton ha dovuto affrontare non poche difficoltà. Momenti di down fisico e mentale, hanno lasciato spazio ad alcuni sprazzi da campione vero (vedi il ritorno alla vittoria a Silverstone).

Perde il confronto con Russell nel 2024, ma lascia la Mercedes mantenendo il primato che non lo ha mai visto perdere un confronto diretto con il compagno di squadra, negli anni di convivenza. Pronto al salto in Ferrari e a ritrovare lo smalto che lo ha portato ad essere uno dei più grandi dello sport. E, chissà, magari riuscendo a lasciarsi alle spalle questi ultimi, tristi, anni in argento.
OPACO
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Esteban Ocon – VOTO 4
Perde costantemente il confronto con il compagno di squadra e non fa granché per lasciare buoni ricordi della sua ultima stagione in Alpine.

Unico picco di una stagione insipida, il podio in Brasile, anche dettato dalle particolari condizioni meteo, dove conquista 18 dei suoi 23 punti totali a fine stagione. Poco altro da dire, in una stagione che lascia l’amaro in bocca.
SCIALBO
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Sergio Perez – VOTO 3
Ancora una volta, in una stagione in cui il compagno di squadra vince il quarto mondiale piloti, lui arranca tra zona punti e DNF. Tanti, troppi errori hanno condannato negli anni Checo in un, impari, confronto con Max e, alla fine, ha pagato con il sedile.

Perez lascia Red Bull e, probabilmente, anche la F1. Si chiude una carriera con pochi alti e tanti bassi, in cui il messicano ha dovuto costantemente convivere con il peso di non eguagliare le aspettative. Nella stagione in cui giura amore alla Red Bull, quest’ultima si trova obbligata a mandarlo via, dati i cattivi risultati. Non un bell’addio.
‘C’ERAVAMO TANTO AMATI’
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Lance Stroll – VOTO 2
Corre in famiglia, ma lo fa male. Ancora una volta soffre il confronto con il compagno di squadra e lo fa a colpi di prestazioni incolore e di danni alla vettura.

Le scuse sono terminate, gli alibi smontati. Ora arriva Newey e con lui (si spera in casa Aston Martin) anche una monoposto competitiva. Che l’arrivo del genio dell’aerodinamica non coincida anche con la resa dei conti per il canadese?!
FIGLIO D’ARTE… O QUASI.
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Logan Sargeant – VOTO 1
L’ultima (mezza) stagione dell’americano in F1 si è chiusa come le altre: 0 punti in classifica, tanti incidenti e la costante sconfitta nel confronto con il compagno di scuderia, Alex Albon.

Rimpiazzato a metà stagione da uno scoppiettante Colapinto, Sargeant non è mai davvero riuscito ad affermarsi in pista. Pesano tanto i troppi incidenti ed il valore dei danni causati alla monoposto che, per ora, lo segnano come degno erede del suo predecessore Latifi.
SFASCIACARROZZE
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Valtteri Bottas – VOTO 0
Prende un voto in meno di Sargeant perché da uno che ha vinto tanto e che ha fatto da scudiero ad un sette volte campione del mondo ci si aspettava di più.

Ed invece, anche quest’anno, Valtteri sembra ormai quasi disinteressato alla F1 e lo dimostra in pista, riuscendo anche a perdere il confronto con il compagno, che in Qatar ha guadagnato 4 punti. Insomma, l’anno d’addio di Bottas alla F1 si è chiuso come peggio non poteva ma, il finlandese, ne esce comunque come un posto da pilota di riserva in Mercedes, dove torna nonostante l’addio del suo fidato amico Lewis.
DISINTERESSATO
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