Secondo Verstappen l’inasprirsi dei fischi nei suoi confronti ad Austin sarebbero causati dai “nuovi fans“.
Dopo l’esperienza della scorsa settimana al Gran Premio degli Stati Uniti, Max Verstappen appoggia gli organizzatori del Gran premio del Messico che richiederebbero più “rispetto“ nei confronti dei piloti.
Il tre volte campione del mondo, infatti, è stato pesantemente fischiato dopo aver chiuso la gara di Austin sul gradino più alto del podio. All’inizio vi sarebbe stato il dubbio che i fischi fossero indirizzati al governatore del Texas Abbott, il quale avrebbe consegnato uno dei premi ai tre piloti sul podio.
Secondo Verstappen, però, non vi sarebbe alcun dubbio dato che la maggior parte delle ostilità sarebbe venute da sostenitori del suo compagno di squadra, Sergio Perez.
Per il momento il campione olandese non sembra essere particolarmente preoccupato per la sua sicurezza.
“Sono arrivato qui martedì e onestamente l’accoglienza è stata ottima; sono qui solo per fare il mio lavoro e fin ora l’accoglienza che ho avuto è stata fantastica, lo è sempre stata in effetti. Speriamo che resti così un po’ per tutti”.
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Eppure sente comunque la necessità di appoggiare la campagna volta al rispetto di tutti i piloti promossa dagli organizzatori del GP del Messico. Verstappen riconosce come negli ultimi anni la F1 abbia guadagnato un seguito sempre maggiore e come questi nuovi fans potrebbero reagire in modi più “irruenti” rispetto al passato.
“Ovviamente è sempre bello supportare il proprio pilota preferito, ma bisogna sempre rispettare gli altri, soprattutto quando sei sul podio e stanno suonando l’inno nazionale. È irrispettoso fare i cori in quei momenti, per questo penso sia importante aumentare la consapevolezza”.
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Crediti immagine di copertina: Motorsport.com.