Quattro round per andare in vacanza con qualche certezza in più: le ambizioni di McLaren e Mercedes passano dagli imminenti aggiornamenti.
Osservando la classifica costruttori, di primo acchito, si evince come le due scuderie britanniche in comune, ad oggi, non abbiano proprio nulla. Invece, se si guarda alla totalità della stagione, qualcosa all’occhio balza: McLaren e Mercedes condividono un inizio di stagione altalenante, nettamente al di sotto delle aspettative (seppur per ragioni diverse) prima dell’arrivo di alcuni aggiornamenti.
Da un lato il team di Brackley si era presentato ai test ancora determinato a puntare sulla tanto agognata filosofia zero-sidepod, dall’altro quello di Woking che, sin dalla presentazione della MCL60, aveva subito chiarito come quella corrente sarebbe stata una stagione di rincorsa. Le gare rimanenti da qui alla pausa estiva rappresenteranno, quindi, uno snodo cruciale nella stagione di McLaren e Mercedes.
McLaren, concentrazione sui dettagli in attesa della rivoluzione
Il team capitanato da Andrea Stella si era presentato ai nastri di partenza della stagione 2023 determinato ad essere stabilmente “il primo degli altri“. Tuttavia, la sorprendente crescita di Aston Martin e gli evidenti deficit della MCL60 hanno portato la scuderia britannica a rivedere le proprie ambizioni.
La vettura di Woking, infatti, presenta lacune soprattutto per quel che concerne l’efficienza aerodinamica, con un’importante carenza dal punto di vista della velocità di punta. Non solo: la monoposto manca di carico in curve di media-bassa percorrenza, dove il grip meccanico la fa da padrone. Gli aggiornamenti che la squadra introdurrà non dovranno, tuttavia, disperdere quello che di buono che la MCL60 ha comunque mostrato: ottimo comportamento in condizioni di pista bagnata e rapidità nel portare in temperatura gli pneumatici.
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Lo sviluppo della monoposto è già iniziato a Baku, con un fondo rivisto che ha ufficialmente inaugurato la nuova direzione di sviluppo. Da Monaco in avanti sono poi arrivate sia delle nuove ali che delle beam wing per cominciare ad espandere la finestra di utilizzo in termini di bilanciamento. In particolare, l’ultima specifica utilizzata nel corso del weekend in Canada, si differenzia per la maggiore interazione con il diffusore. Il tutto a scopo di sfruttare sempre al massimo il fulcro di questa tipologia di vetture: l’effetto suolo da cui proviene la maggior parte del carico aerodinamico.
Il team di Norris e Piastri si è concentrato anche sul sistema di raffreddamento dell’impianto frenante: a Monaco quelli posteriori, mentre a Barcellona è stata la volta di quelli anteriori. McLaren sinora ha preferito lavorare di fino, per poi focalizzarsi sul pacchetto di aggiornamenti più importante che verrà introdotto a partire dall’Austria e che si protrarrà per tutto il mese di luglio.
A confermarlo è stato il Team Principal della squadra color papaya, Andrea Stella, il quale ha affermato che questi upgrade costituiranno l’inizio di una rivoluzione che punterà a correggere le prestazioni nella seconda parte di stagione, oltre che fornire una base per quella che sarà la vettura 2024.
“All’inizio dell’anno abbiamo realizzato relativamente presto che l’auto avesse bisogno di essere riconcepita nel suo insieme. Oserei dire che quasi tutte le parti aerodinamiche sono coinvolte e questo è il motivo per cui gli aggiornamenti verranno divisi tra Spielberg, Silverstone e Budapest. Abbiamo dovuto riprogettare – prosegue – persino alcune zone sotto la carrozzeria. Questo è il motivo per cui c’è voluto un po’ di tempo prima che fossimo nella condizione di poter portare questi sviluppi”.
Mercedes, la linea della continuità non ha portato i risultati sperati: ora concentrazione massima sulla “versione B”
La situazione del team di Brackley ad inizio stagione era simile, salvo poi cominciare a risollevarsi da Monte-Carlo grazie all’introduzione della nuova filosofia di chiara ispirazione Red Bull: fondo rivisto, sospensioni anteriori differenti e (soprattutto) nuove pance. Seppur quello monegasco è conosciuto per essere un circuito atipico, la W14 “B” ha da subito dimostrato un comportamento migliore. Risultati incoraggianti che sono stati poi confermati anche in Spagna con un doppio podio e in Canada su un tracciato, sulla carta, svantaggioso per le Frecce d’Argento.
Proprio a Montreal Lewis Hamilton, nonostante il terzo posto, si è lamentato più volte di un posteriore parecchio instabile. Secondo indiscrezioni, il prossimo pacchetto potrebbe proprio riguardare la zona del retrotreno con l’obbiettivo di permettere alla vettura britannica di tenere maggiormente il passo dei rivali anche nelle curve lente.
Così come per McLaren, anche il Team Principal di Mercedes, Toto Wolff, ha confermato l’introduzione di importanti novità: “Porteremo un pacchetto di aggiornamenti più grande a Silverstone. Successivamente dovremmo averne un altro prima della pausa estiva“, ha affermato.
Il cambio di concept sembra andare finalmente nella direzione corretta: “La comprensione della vettura si è velocizzata molto da quando abbiamo cambiato alcune filosofie concettuali. Dovrebbero esserci dei passi avanti nelle prossime quattro gare e stiamo capendo meglio le simulazioni che si correlano a ciò che vediamo in pista”, ha detto l’austriaco.
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Già, la correlazione fabbrica-pista, quella che per gran parte del 2022/inizio 2023 è spesso e volentieri mancata: “Questo è stato il nostro problema nell’ultimo anno e mezzo, ma stiamo vedendo buoni guadagni di prestazione dalla galleria del vento”. Una difficoltà che, ora, sembra solo un lontano ricordo: “Abbiamo capito meglio di che cosa avesse bisogno la monoposto per andare veloce, come devono essere gli assetti: i passi sono sempre più grandi e stiamo facendo dei buoni progressi“, conclude Wolff.
Aggiornamenti, piste differenti e lo sguardo sempre rivolto al futuro: per McLaren e Mercedes dal Gran Premio d’Austria comincerà, per certi versi, una nuova stagione. È il filo sottile che, ora come non mai, unisce Woking e Brackley.
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