Andrea Stella, team principal della McLaren, ha spiegato perché le polemiche riguardanti i freni delle sue vetture sono prive di fondamento.
Nei giorni scorsi è emerso un piccolo “giallo” intorno ai freni della McLaren MCL38, dopo che la Red Bull aveva espresso alla FIA alcune perplessità a riguardo. Il team principal della scuderia di Woking, Andrea Stella, si è rivolto ai microfoni di Sky UK per stroncare sul nascere ogni polemica.
L’accusa: le segnalazioni di Red Bull

Come avevamo riportato qualche giorno fa, il team di Milton Keynes ha segnalato alla Federazione delle anomalie sui freni delle vetture papaya. Durante le prove libere, i team di F1 possono applicare dei sensori sui tamburi dei freni anteriori e posteriori, attraverso dei piccoli fori da chiudere tassativamente al sabato. Lo stabilisce con grande precisione il Regolamento Tecnico della F1, all’articolo 3.13.2.
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I nodi della discordia sono due: Horner e compagni temevano che i fori delle MCL38 servissero anche per scopi di raffreddamento, e che fossero rimasti aperti durante alcuni Gran Premi. A sostegno della tesi, Red Bull avrebbe puntato il dito contro le ottime performance di Norris, con gomma a fine vita, in piste come Miami, Imola e Barcellona.
La difesa di Stella: McLaren accoglie il “consiglio” della FIA
McLaren, dal canto suo, ha risposto apertamente alle accuse, pur confermando un’indagine della FIA sul caso. Stella ha ammesso a Sky UK di essere sorpreso dal polverone che Red Bull ha sollevato: “La questione freni è molto semplice: il foro permette soltanto di accedere ad un sensore. La FIA, in maniera tranquilla, ha chiarito che non è concesso tenerlo aperto. Quindi ci abbiamo messo del nastro adesivo”.
Questo conferma in parte le voci riportate poc’anzi, secondo cui il team aveva già agito in merito in Austria e a Silverstone su “consiglio” della Federazione. Stella, però, ha voluto sottolineare di nuovo che non c’è stato alcun impatto sul raffreddamento dei freni: “Non capisco perché sia diventato un punto di discussione nel paddock, non si tratta di nulla del genere”.
Con l’intervento del regolatore, quindi, il caso sembrerebbe chiuso sul nascere. La McLaren MCL38 ha raggiunto un livello di performance notevole, per cui non deve sorprendere che inizi a serpeggiare una certa “paranoia” fra i rivali. Ad inizio anno, in pochi avrebbero scommesso in una sua sfida concreta alla Red Bull, ma le dichiarazioni al veleno delle ultime settimane mostrano che la rivalità fra i due team è più accesa che mai.
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*Immagine di copertina, Lintao Zhang / Getty Images