Tempo di bilanci anche in casa Mercedes dopo una stagione di molti bassi, pochi alti e zero vittorie: ecco la nostra analisi di fine stagione
Terminata la stagione, è tempo di analisi anche in casa Mercedes. La scuderia tedesca si è laureata vicecampione del mondo al fotofinish. La lotta con la Ferrari per il secondo posto nel costruttori ha animato le ultime gare della stagione, ma alla fine a Brackley hanno avuto la meglio.
Tuttavia, se si considerano le aspettative di inizio stagione, la Mercedes non può essere soddisfatta della stagione appena terminata. Se si apre il sito internet della scuderia tedesca compare subito la presentazione della W-14. “La riduzione del peso la rende una monoposto molto bilanciata e le nuove sospensioni consentiranno di gestire al meglio i flussi di aria. Tutto ciò lascia ben sperare per la stagione a venire“.
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Era dal 2012 che una Mercedes non riusciva ad ottenere una vittoria durante tutta la stagione. L’ultimo gradino più alto del podio risale al 2022 durante la tappa brasiliana. Lewis Hamilton non vince una gara da ben due stagioni: cosa mai successa nella carriera del sette volte campione del mondo.
Difficile definire quale sia stato il problema più grande della W-14 perché, un po’ come quello che è capitato in casa Ferrari, ci sono stati grossi problemi di comprensione della monoposto. Durante alcune delle tappe del mondiale, molto semplicemente, la macchina è stata lenta.
Una pole, qualche podio e niente di memorabile
Durante la prima metà della stagione è risultata essere decisamente inferiore rispetto alla sorprendente Aston Martin con passo gara (ma anche giro secco) molto lontano da quello dell’inarrivabile Red Bull. Grazie ad aggiornamenti alle sospensioni e grazie alla parabola discendente del team di Lawrence Stroll, Toto Wolff si è preso il secondo posto nel costruttori.
In una sola occasione è stata sfiorata la vittoria: ad Austin con Hamilton. Un errore della strategia e la successiva squalifica per l’irregolarità del fondo hanno lasciato che anche in Texas la Mercedes sprofondasse. In Qatar, dove la W-14 sembrava essere più competitiva, un incidente tra i suoi due piloti ha messo fuori gioco Hamilton e costretto George Russell a ricostruire la sua gara dalle retrovie.

Nelle ultime gare, comunque, la Mercedes ha completamente perso le sue prestazioni e ha rischiato di vedersi soffiare il secondo posto nel costruttori da una Ferrari nettamente migliorata rispetto alla prima metà della stagione. Ma anche con un po’ di fortuna (e di sfortuna per Maranello) Toto Wolff si è forgiato del titolo di anti-Red Bull.
I numeri, comunque, raccontano ben altro: una sola pole position (Hamilton in Ungheria) e otto podi totali (sei per il sette volte campione del mondo e due per Russell). Poca roba per un team abituato a risultati ben diversi. Per la prossima stagione è pronta una rivoluzione: staremo a vedere se il progetto completamente nuovo sarà un fiasco o se darà vita all’anti-Red Bull.
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