Dalla pressione al pragmatismo: l’evoluzione di Toto Wolff per la rinascita Mercedes
L’ultimo anno è stato un periodo di profonda riflessione per Toto Wolff, il capo della Mercedes. Dopo una serie di stagioni difficili, il team ha finalmente iniziato a risalire la classifica, ma questo successo è stato accompagnato da una significativa trasformazione interna.
In un’intervista a formula.hu, Wolff ha rivelato un episodio che ha segnato un punto di svolta nella sua gestione della squadra. “Alla fine del 2023“, ha confessato, “a causa della pressione, ho rischiato di perdere una persona fondamentale del mio team. Questa persona, che stimo profondamente, mi ha detto chiaramente: ‘Non posso più sopportare questa pressione’. È stato uno shock. Ho capito che dovevo cambiare”.
Crediti Immagine: @MercedesAMGF1
Wolff ha ammesso di aver ereditato da Niki Lauda la tendenza a esercitare una pressione costante sulla squadra, convinto che fosse l’unico modo per ottenere risultati. Tuttavia, si è reso conto che questo approccio, sebbene efficace in passato,stava diventando controproducente. “Ho pensato: ‘Fermati un attimo. Non voglio perdere questa persona’. Ho capito che dovevo diventare più comprensivo, più paziente, meno impulsivo.”
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Il capo della Mercedes ha sottolineato l’importanza di un approccio più pragmatico e a lungo termine. “C’era il rischio che la squadra crollasse sotto il peso della pressione. Ho iniziato a dare alle persone più opportunità, invece di essere troppo duro. Ho imparato che l’impazienza non rende una macchina più veloce.”
In conclusione, Wolff ha descritto questa evoluzione come un passaggio da un approccio manageriale più tradizionale a uno più orientato al benessere della squadra. “Essendo azionista del team”, ha scherzato, “posso permettermi di pensare in termini decennali.” Questo nuovo approccio sembra aver portato risultati positivi, sia in termini di prestazioni in pista che di clima all’interno del team.
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