Nella prossima stagione di F1 tutti potrebbero attingere dal progetto Red Bull, secondo Christian Horner.
Il 2024 è alle porte e Christian Horner ha confessato le sue aspettative per la prossima stagione di F1: tutti copieranno Red Bull? Secondo il team principal di Milton Keynes, sì. O, perlomeno, seguiranno i passi fatti dalla RB18 e dalla RB19. Una pratica comune, nel Circus, affidandosi a delle filosofie costruttive che si è certi possano funzionare.

La Red Bull, nelle prime due “generazioni” di vetture ad effetto suolo, ha fatto scuola. Nel 2022 la Ferrari sembrava avere un leggero vantaggio, specialmente dal punto di vista dell’affidabilità, ma il team austriaco è presto riuscito a ricucire lo strappo. E ad aprirlo di nuovo, a suo vantaggio, bisognerebbe aggiungere. Secondo Christian Horner, le vetture del suo team saranno di “ispirazione” per gli altri, nel 2024.
Intervistato durante il podcast “Unlapped“, di ESPN, l’inglese ha rivelato le sue aspettative per il prossimo Mondiale e cosa potrebbe accadere in F1. Un campionato che potrebbe essere aperto anche a scuderie, per ora, lontane dalla vetta, visti i distacchi comunque ristretti a centro gruppo.
Tutti copieranno Red Bull?
Su una cosa Christian Horner è sicuro: gli altri trarranno ispirazione dal design di RB18 ed RB19. “Non puoi vedere una macchina come le nostre e pensare che gli altri seguiranno strade diverse, l’anno prossimo – spiega Horner – Il DNA delle nostre vetture sta già comparendo qua e là nella griglia“.

“Se guardi la geometria delle sospensioni McLaren, ad esempio, o a dei principi applicati su altre monoposto, si nota l’influenza che hanno avuto RB18 ed RB19. Posso solo immaginare che ci sarà ancora più convergenza d’idee, nel futuro“.
Proprio parlando di McLaren, Christian Horner, a differenza di quanto dichiarato da Frederic Vasseur, non ha risparmiato elogi: “È davvero notevole quello che hanno fatto. Passare dall’essere nella terra di nessuno a lottare per le pole position, è davvero impressionante avere questo tipo di sviluppo. In Formula 1 non esistono formule magiche, sono riusciti ad aggiornare la macchina per farla funzionare come avrebbe dovuto. È eccezionale“.
Una lotta più aperta
La Red Bull, dopo il GP di Suzuka, può vantare ben 15 vittorie in 16 Gran Premi. Un bottino stupefacente che sottolinea il dominio di una singola scuderia sulle altre. Ma dietro le due RB19? “Ogni settimana la migliore delle altre continua a cambiare“, spiega Christian Horner, riferendosi alla battaglia per il podio.
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“Un weekend è la Ferrari, un altro è la Mercedes, poi è arrivata McLaren e, ad inizio anno, c’era Aston Martin. Ogni volta che ci guardiamo alle spalle, c’è qualcun altro. Ovviamente questo ci ha anche aiutato, ma è una battaglia tremendamente ravvicinata“.
“Con una certa stabilità nel regolamento – conclude Horner – ci sarà sempre un avvicinamento, ad un certo punto. Se si vogliono gare combattute, bisogna lasciare il regolamento così com’è: in questo modo avrai sempre una convergenza fra le vetture. Mi aspetto che l’anno prossimo sarà un altro paio di maniche“.
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