Tagliato da poco il traguardo finale della stagione 2024, è già tempo di pensare a quali migliorie apportare per presentarsi pronti ai nastri di partenza della nuova stagione. Ecco, quindi, un’analisi degli obiettivi dei 10 team di F1, in vista della stagione 2025.
Quando mancano un paio di settimane agli eventi di presentazione delle vetture, i team staranno ultimando i progetti delle monoposto. A poco più di due mesi dall’avvio della stagione 2025, tocca tirare le somme e fissare i primi obiettivi per ogni team, concentrandosi sugli aspetti da migliorare all’interno della squadra.
McLaren
- OBIETTIVO: Difendere il titolo
L’analisi non poteva che iniziare da loro: i campioni in carica. Dopo ben 26 anni, la McLaren è tornata a vincere il mondiale costruttori nel 2024. Il team di Woking ha cavalcato l’entusiasmante onda che si è alzata sul finire del 2023 e, complice una monoposto ai limiti della perfezione, è riuscita a tornare in vetta alla classifica. Ad una vettura con prestazioni invidiabili, inoltre, si uniscono anche due piloti estremamente giovani e talentuosi. Gli ingredienti per creare qualcosa che duri nel tempo ci sono tutti ma, questo, non è un calcolo che si può fare in solitaria.
Red Bull ad inizio anno e Ferrari da dopo la pausa estiva, hanno dimostrato come non sia facile mantenere la testa della griglia senza confrontarsi con gli altri team. I progressi a Maranello hanno spaventato non poco la McLaren che, proprio sul finire della stagione, ha dimostrato di soffrire ancora la non abitudine alla vittoria. Ora, che i risultati sono stati raggiunti, tocca rimanere coerenti con gli sviluppi e difendere il titolo da chi (Ferrari e Red Bull su tutte) quest’anno, si ritrova dove il team papaya si trovava l’anno scorso: inseguire e tornare a vincere.

- COME RAGGIUNGERLO: Migliorare le strategie
Se, come già detto, la monoposto della McLaren ha rasentato la perfezione nel 2024, non altrettanto si può circa le strategie del team. La forza di un team vincente non sta solo nell’avere la macchina più veloce, ma anche nel massimizzare il vantaggio sugli sfidanti. Con un occhio critico sulla stagione appena conclusa, però, si nota come McLaren non ci sia riuscita del tutto, arrivando a chiudere la disputa solo all’ultimo GP.
Il problema principale, a Woking, è stato rappresentato indubbiamente dalle strategie adottate. A partire dalle tanto celebri quanto controverse “Papaya Rules“, arrivando alla poca prontezza nel prendere decisioni cruciali. Il risultato è stato un caos che, troppo spesso, ha relegato i piloti McLaren in posizioni scomode più frequentemente di quanto ci si aspettava. E (come dimostrato da Red Bull e Mercedes negli ultimi anni), per costruire una dinastia, bisogna essere spietati ed efficienti anche e soprattutto in termini di strategia.
Ferrari
- OBIETTIVO: Tornare il lizza per il mondiale
Troppo a lungo, negli ultimi anni, i Tifosi Ferrari si sono sentiti dire che l’anno giusto sarebbe stato quello successivo. Ora, però, tocca che il prossimo lo sia davvero. I presupposti per provarci ci sono, avendo tra le mani una vettura che ha lottato per il mondiale costruttori fino all’ultima gara nel 2024, arrendendosi solo ad una McLaren ai limiti della perfezione.
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A Maranello, inoltre, è arrivato Sir Lewis Hamilton, che di mondiali se ne intende e spera di diventare il pilota più vincente di sempre proprio indossando quel rosso che, di campioni, ne ha visti parecchi. Il perfezionismo del 7 volte Campione del Mondo, d’altronde, può sicuramente aiutare ad indirizzare lo sviluppo della monoposto verso gli obiettivi prefissati. Compito cruciale all’interno del team sarà quello di garantire una sana coesistenza di due piloti come Hamilton e Leclerc ma, come potuto apprezzare finora, Vasseur sembra avere il polso per riuscirci, aiutando i piloti a lottare insieme per l’obiettivo primario: tornare a vincere.

- COME RAGGIUNGERLO: Migliorare gli aggiornamenti
La strada è in salita stando a quanto dichiarato più volte da Fred Vasseur secondo cui, la Scuderia, deve ancora “migliorare ovunque” in vista del 2025. Il punto focale su cui, però, tocca migliorare parecchio, è sicuramente quello legato agli aggiornamenti.
La stagione appena conclusa può essere divisa in tre fasi. Durante la prima fase, ad inizio anno, la Ferrari era senza dubbio la squadra più vicina alla Red Bull, incastrando ottime prestazioni tra cui una doppietta (Australia) e la vittoria di Leclerc a Montecarlo. Gli aggiornamenti, però, hanno complicato le cose nella seconda fase della stagione. Dopo il trionfo a Monaco, infatti, si sono susseguiti una serie di risultati deludenti, che hanno permesso alla McLaren di superare in classifica gli uomini del Cavallino e scavare un solco importante.
L’ultima fase della stagione della Ferrari è segnata da una sorprendente ripresa, tornando a lottare in testa al gruppo. Inevitabile, quindi, chiedersi cosa sarebbe successo se gli aggiornamenti di metà stagione avessero dato i frutti sperati.
La Ferrari non è stata l’unica scuderia a subire gli effetti degli aggiornamenti che non hanno migliorato la vettura, ma dovrebbe prendere spunto dalla McLaren se vuole sperare di sconfiggere la squadra di Woking nel 2025.
Red Bull
- OBIETTIVO: Ritornare in testa
Da quando è entrata in F1, la Red Bull ha sempre puntato alla testa del gruppo e, prima con Vettel, poi con Verstappen, è riuscita a mantenere quella testa anche frequentemente. Eppure, nell’ultima stagione, qualcosa si è sgretolato. Se Max è riuscito, comunque, a portare a casa il titolo iridato piloti, la Red Bull ha mostrato una vulnerabilità che non le si addice.
Il terzo posto nel mondiale costruttori, infatti, è solo la punta di un iceberg che rischia di sgretolarsi. Dallo scandalo che ha visto protagonista Horner, passando per un Perez che continuava a non aiutare il team, per finire all’addio di quello che, per i più, viene individuato come l’artefice del successo Red Bull: Adrian Newey.
Il team di Milton Keynes, insomma, deve rimboccarsi le maniche e riprendere da dove aveva iniziato anche il 2024, o almeno questo è ciò che si augurano in Red Bull. Dalla loro avranno, ancora una volta, il campione in carica pronto a lottare nuovamente per quel titolo. E, insieme a Max, potranno contare su Liam Lawson, che questo sedile lo ha desiderato a lungo: ora è il momento di provare a tutti di essere la scelta giusta.

- COME RAGGIUNGERLO: Costruire una monoposto bilanciata
Quella appena conclusa è stata anche la stagione del ritorno alle lamentele da parte di Max Verstappen. Su tutti, c’è un aspetto ricorrente nei team radio dell’olandese: il bilanciamento della propria auto.
Il primo segnale di pericolo è arrivato a Montecarlo, una gara che Verstappen ha chiuso solo in sesta posizione. Il problema, in questo caso, era una monoposto troppo bassa e poco bilanciata, che si traduce in un bouncing che, tra le strade di Monaco, non aiuta affatto ai fini del risultato. Il principato ha rappresentato un vero e proprio fallimento ma è pur vero che, nel corso della stagione, sono state poche le tregue per Red Bull. Con una macchina sbilanciata, infatti, aggiungere miglioramenti altrove è diventata un’impresa piuttosto ardua. Il team ha provato a migliorare quanto prodotto con gli aggiornamenti sul finire della stagione ma, la sensazione, è che la RB20 che si aspettava Max, non era quella che si è ritrovata.
Ora si riparte, senza Newey e senza Perez: l’obiettivo è tornare in vetta e, per raggiungerlo, Red Bull dovrà costruire una vettura all’altezza.
Mercedes
- OBIETTIVO: Sopravvivere al 2025 ed essere pronti per il 2026
L’addio a Lewis Hamilton è stato un fulmine a ciel sereno nei box Mercedes e, ora, tocca concentrarsi sui giovani che si dicono pronti a sostituirlo. Russell rimane il punto fermo della scuderia, dopo una stagione in cui ha fatto meglio dell’ex compagno di squadra. Antonelli, dal canto suo, è molto giovane, ma la pressione è già tanta per l’italiano.
Mercedes riparte da un paio di annate che le hanno sorriso davvero poco. Dal 2021 in poi, il team di Brackley ha raccolto le briciole lasciate da Red Bull e Ferrari, a cui si è aggiunta nel 2024 anche McLaren. Nel 2023 è stato richiamato come direttore tecnico James Allison, con l’obiettivo di ridare speranza al team che aveva dominato gli anni ’10.
Non sarà, probabilmente, l’anno della redenzione per Mercedes, e l’impressione è che non si voglia che lo sia. L’obiettivo rimane il 2026, costruendo una vettura in grado di sfruttare al meglio ed adattarsi al nuovo regolamento. Il 2025 rappresenta, invece, un anno di transizione, in cui capire meglio la vettura e massimizzarne le prestazioni, con l’obiettivo di tornare a contendersi quel titolo che manca dal 2021.

- COME RAGGIUNGERLO: Migliorare le prestazioni anche sui circuiti più caldi
La scorsa è stata una stagione in cui, Mercedes, è riuscita ad ottimizzare la vettura solo nei circuiti a basse temperature. Silverstone, Las Vegas, Spa: quando ha fatto freddo, le Frecce d’argento tornavano sorprendentemente a vita. Ma, costruire una monoposto che sia forte solo con basse temperature, non è l’approccio giusto per vincere un mondiale. Soprattutto se si pensa al calendario della F1 dove il tutto è ottimizzato per correre nelle migliori condizioni meteo possibili.
Guardando a dove si trova il team Mercedes, la mossa intelligente sarebbe quella di concentrarsi completamente sul 2026. Dare ad Antonelli il tempo necessario alla guida per abituarsi alla F1 e iniziare a sviluppare per il 2026, per farsi trovare pronti dal nuovo regolamento. Di sicuro c’è che, se Mercedes è determinata a competere nei prossimi anni, deve aumentare la finestra operativa ottimale della vettura.
Aston Martin
- OBIETTIVO: Sperimentare in ottica 2026
L’arrivo di Newey potrebbe, senza ombra di dubbio, dare una scossa all’ambiente, ma ci sono vari fattori da tenere in considerazione. Nonostante la firma e la presentazione, il mago dell’aerodinamica non potrà iniziare a lavorare sulla monoposto prima di marzo. Questo si traduce in una prima parte di campionato estremamente complessa per il team di Lawrence Stroll.
E, considerando il divario che c’è tra il team color smeraldo e le prime 4 squadre della classe, l’opzione migliore sembrerebbe essere, anche in questo caso, quella di usare il 2025 come un anno di sperimentazioni. Capire meglio la vettura, come si adatta ai piloti, ai circuiti e come potrebbe adattarsi ad Adrian Newey.
L’opportunità migliore per raggiungere i piani alti della classifica, allo stato dei fatti, è il cambio di regolamento del 2026. La scelta più saggia, quindi, sarebbe mettere in pista le idee di Newey già nel 2025, progettandole, però, in ottica 2026.

- COME RAGGIUNGERLO: Più coerenza nei progressi degli aggiornamenti
I problemi di Aston Martin nel 2024 si possono riassumere in un concetto: confusione degli aggiornamenti. Rari week-end performanti si sono alternati a troppi GP in cui il team ha arrancato più del dovuto. Una settimana sono veloci e la settimana dopo l’esatto opposto.
Ora tocca capire al meglio la vettura che verrà costruita. Dare ai piloti un punto fermo da cui partire, continuando a cercare risposte in aggiornamenti che mantengano, però, coerenza con il progetto.
Alpine
- OBIETTIVO: Tornare nella zona alta della classifica
Il 2024 è stato un anno colmo di confusione in casa Alpine, dal terremoto ai vertici della società, alle voci di una possibile vendita. Tutto questo si è tramutato, inevitabilmente, in altrettanta confusione anche in pista.
La vettura progettata da Alpine si presenta ai nastri di partenza, nel 2024, in dichiarato sovrappeso, non riuscendo infatti ad ottenere risultati apprezzabili. Con Briatore le cose cambiano, in parte, e verso fine anno arrivano le soddisfazioni tanto attese.
Ora l’obiettivo deve essere quello di rafforzare la propria posizione e, di conseguenza, ritornare a lottare nelle zone alte della classifica. Porsi in quinta posizione, dietro ai quattro top team, darebbe un nuovo smalto al team Alpine, in ottica 2026. Quello che si ricerca, ora, è stabilità tra quinto e sesto posto.

- COME RAGGIUNGERLO: Ripartire dai risultati raggiunti a fine stagione 2024
Fino a metà stagione, probabilmente, il salvabile era davvero poco, tendente al nulla. Da giugno in poi, però, qualcosa è cambiato in casa Alpine, e non si tratta solo del ritorno di Briatore. Il ritmo mostrato da Gasly a fine anno rappresenta, probabilmente, ciò di cui aveva bisogno il team di Enstone per un’iniezione di fiducia.
Dopo aver abbandonato i motori Renault, Alpine passerà, come team cliente, ai motori Mercedes a partire dal 2026. Il 2025 rappresenta, però, ancora un problema, dovendo avere a che fare ancora con un motore poco performante. Se il motore non ha visto miglioramenti, non si può dire lo stesso per il resto della monoposto che ha trovato, verso fine anno, il proprio punto di forza in un telaio quasi completamente nuovo. E, soprattutto grazie a quel telaio, Ocon e Gasly sono riusciti a guadagnare, nella parte finale del 2024, non solo punti importanti ma anche un clamoroso doppio podio in Brasile.
Dopo l’addio di Ocon, a Pierre Gasly si unirà Jack Doohan, rookie che già ha sostituito l’ormai nuovo pilota Haas ad Abu Dhabi. Molto probabilmente avrà bisogno di tempo per ambientarsi, e dovrà fronteggiare una forte pressione, contando i numerosi e talentuosi piloti di riserva messi sotto contratto dal team. Facile aspettarsi, quindi, un inizio in solitaria per Gasly. Ma, se si riuscisse a ripartire dalla strada tracciata a fine 2024, l’obiettivo del quinto posto sarebbe ampiamente alla portata.
Haas
- OBIETTIVO: Fare il definitivo salto in testa al gruppo di metà griglia
Il team Haas è in forte crescita dopo l’ultimo anno. Il contratto di partnership con Toyota ha portato nuovi, importanti, fondi e risorse migliori. Ocon, carattere spinoso a parte, ha dimostrato di essere un ottimo pilota, capace di portare costanza e risultati. Di fianco a lui ci sarà Bearman che, in Haas, già ha debuttato quest’anno, facendo anche piuttosto bene.
Gli ingredienti per un’ottima stagione ci sono tutti: ora è arrivato il momento di effettuare il definitivo saltò di qualità per il piccolo team americano. L’obiettivo non può che essere una costanza nei risultati, con due vetture in lotta per i punti ogni domenica, garantendo così al team di scalare la classifica.

- COME RAGGIUNGERLO: Non perdere d’occhio i miglioramenti raggiunti e continuare con coerenza
La stagione 2024 per Haas sarebbe stata, senza ombra di dubbio, degna del sesto posto nel mondiale costruttori. Purtroppo per loro, però, l’Alpine in Brasile ha condotto una gara strategicamente perfetta, permettendo al team francese di scavalcare gli americani.
La perdita economica (significativa, per un team così piccolo) non cancella, però, i passi in avanti mostrati nella scorsa stagione. L’obiettivo non può che essere quello di continuare a migliorare. Per farlo, però, Ayao Komatsu dovrà ripartire dalle stesse motivazioni e dagli stessi upgrade del 2024, garantendo una costanza negli aggiornamenti che, fino a due anni fa, nel team di Banbury, era totalmente assente.
L’addio di Hulkenberg sarà un fattore determinante per la Haas, soprattutto in qualifica, dove il tedesco eccelleva ogni domenica. Per Bearman e Ocon sarà difficile ripetere quanto fatto dal #27 ma, con Toyota alle spalle, la Haas ha tutte le carte in regola per continuare la sua ascesa.
Racing Bulls
- OBIETTIVO: Raggiungere la testa del gruppo di metà griglia
Le aspettative iniziali, in casa Racing Bulls, erano sicuramente di tutt’altra natura rispetto a quanto ottenuto. Il team di Faenza, nel 2024, è riuscito raramente a massimizzare le proprie opportunità. La monoposto ha mostrato diversi problemi di affidabilità e il percorso di sviluppo non è riuscito a garantire l’ascesa in classifica.
In un mondiale combattuto come quello che si prospetta per il prossimo anno, Racing Bulls potrà comunque aspirare a dire la sua. Tutti, intorno al team satellite Red Bull, portano aggiornamenti e miglioramenti con costanza e, ora, è arrivato il momento di rispondere. La moderna F1 consente a tutti di fare quel salto necessario a cambiare il proprio destino. L’esempio deve essere quello di Aston Martin nel 2023, o quello della seconda parte di stagione di Alpine nel 2024 o, ancora, la costante crescita, negli anni, della Haas.
Si può e si deve fare meglio, soprattutto quando a tracciare la strada, hai la fortuna di avere un team come Red Bull che, due o tre idee su come vincere, le ha.

(Crediti: @visacashapprb via X)
- COME RAGGIUNGERLO: Risolvere i problemi di strategia, imparando da Red Bull
L’obiettivo è di migliorare la propria condizione in classifica e, il miglior modo per farlo, è costruire un legame più stretto con il team gemello della Red Bull. Per ottenere risultati migliori e, chissà, lottare in testa al gruppo di metà griglia, non basta però costruire una vettura migliore.
Nel corso dell’anno, la Racing Bulls non è riuscita a massimizzare il ritmo a disposizione. La causa principale, probabilmente, è da ricondurre ad una serie di scelte strategiche quantomeno discutibili. Se gli errori della McLaren hanno catturato l’attenzione del pubblico, il team di Faenza ha fatto altrettanto male, se non peggio. Il risultato delle folli strategie VCARB si è tradotto, così, in una perdita costante di posizioni e, in un mondiale come quello moderno, una strategia sbagliata può trasformare una decima posizione, in una diciottesima.
La questione d’altronde è quantomeno paradossale, se si pensa che la scuderia madre cui fa riferimento la Racing Bulls, ha dimostrato negli anni una ossessiva attenzione ai dettagli che l’hanno resa il top team che è ora.
Williams
- OBIETTIVO: Dimostrare la crescita annunciata e tornare in zona punti
Da una delle grandi scuderie del passato a fanalino di coda in griglia. Il destino, negli ultimi anni, non è stato molto gentile con la Williams. Ora, però, il team sembra essere più solido: grandi investimenti, migliorie nelle strutture e piloti all’altezza.
Tutto indica, in casa Williams, una voglia di rivalsa crescente. Ad Alex Albon, dal prossimo anno, si aggiungerà Carlos Sainz, che è ormai abituato a guidare nel gruppo di testa. La Williams ha gli strumenti per fare bene e migliorare la sua situazione.
L’obiettivo è risalire la griglia gradualmente e dimostrare i progressi promessi negli ultimi anni. E, d’altronde, da un team come la Wiliams, che ha scritto la storia della F1, non ci si può che aspettare questo. Ora tocca dimostrare al mondo che, quelle di Vowles, non erano solo promesse vuote, riportando a Grove la gioia di correre e lavorare per un obiettivo comune.

- COME RAGGIUNGERLO: Vettura meno pesante e meno errori dei piloti
La Williams si è presentata ai nastri di partenza, lo scorso anno, con una monoposto molto più pesante del limite minimo di 798 kg. Da qui, naturalmente, buona parte dei problemi che hanno tormentato il team inglese nel 2024.
Migliorare la FW46 e, al contempo, alleggerirla, non è stato facile. Inoltre, nel tentativo di costruire una vettura più bilanciata di quella precedente, la Williams ha perso anche quella velocità in rettilineo che le aveva consentito nel 2023 di andare spesso a punti.
Ma, oltre ai problemi legati alla costruzione della vettura, sono arrivati anche i problemi in pista. Prima Sargeant, poi Albon e Colapinto, hanno causato con costanza danni alla vettura, costringendo la Williams a sforzi economici non preventivati, nel corso della stagione.
Con l’arrivo di un pilota esperto come Carlos Sainz, Grove ha voluto tentare con l’usato sicuro, per avere una maggiore affidabilità. Lo spagnolo dovrebbe (si spera) porre rimedio alla piaga degli incidenti, ma, indubbiamente, per farlo avrà bisogno di una vettura in grado di lottare, almeno, per la zona punti.
Sauber
- OBIETTIVO: Risalire il gruppo, aspettando Audi
I problemi legati ai finanziamenti negli scorsi anni hanno messo la Sauber in una brutta posizione, l’anno scorso. Ora, però, questi sono problemi che il gruppo svizzero sembra essersi lasciato alle spalle, riuscendo ad ottenere il dovuto sostegno finanziario.
Inoltre, dal 2026, Audi prenderà il comando delle operazioni, con la speranza di una nuova luce per il team che, quest’anno, ha faticato a lasciare l’ultima fila in griglia. Il 2025 deve essere un anno di passaggio, un anno in cui creare delle basi per il futuro, garantendo progressi costanti. Insomma, il 2025 sa di anno di transizione, mirato ad un’iniezione di fiducia che, anche i nuovi piloti, possono contribuire a portare.

- COME RAGGIUNGERLO: Migliorare le prestazioni, iniziando dai giri di qualifica
In Sauber non c’è niente che funzioni, questo è chiaro. Però, quando l’oggetto dell’attenzione è l’ultimo team in griglia, è facile arrivare a questa conclusione. Volendo trovare un punto di partenza, però, il miglioramento forse più significativo, si dovrebbe ricercare sul giro secco in qualifica.
Bottas ha chiuso la stagione con una posizione media in qualifica pari a 15.29, Zhou 18.17. La Sauber, va senza dirsi, si è ritrovata ogni domenica con una montagna da scalare ancor prima di iniziare il Gran Premio. E, quando si occupa il fondo della classifica, non basta un ritmo gara leggermente migliore di quello in qualifica, per risalire.
Ora in Sauber è arrivato Nico Hulkenberg, che ha dimostrato, negli anni, di essere un mago nel giro secco in qualifica. Proprio partendo da questo, la Sauber dovrebbe, secondo chi si scrive, costruire le basi per il suo futuro. Massimizzare il talento del tedesco e mettergli tra le mani una vettura che presenti un buon passo in qualifica.
Questo, però, sarebbe solo un punto di partenza. L’indomani, infatti, toccherebbe comunque sperare nelle abilità di Nico, per conservare il buon piazzamento anche in gara.
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