Si chiude la stagione di F1 meno seguita di sempre in Italia: dietro al record negativo di ascolti TV di sempre c’è sicuramente il dominio della Red Bull
Da quando Auditel rileva gli ascolti TV della F1, questa stagione risulta essere la meno seguita di sempre anche (o forse soprattutto) per il dominio della Red Bull. Già da inizio stagione era stato riscontrato un trend negativo che poi è stato piano piano confermato con il passare delle gare.
Fino al 2019 la media della stagione era stata sempre sui 3 milioni di spettatori. Nel 2020, primo anno segnato irrimediabilmente dal covid, si era registrato un netto calo: solo 2.400.000 spettatori. Il 2020, infatti, deteneva il record negativo prima del 2023.
Dopo i 2.550.000 milioni del 2021, si era registrato un picco di 3.200.000 spettatori durante la passata stagione. l’incremento era stato sicuramente una conseguenza del miglioramento delle prestazioni della Ferrari, almeno ad inizio anno.
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I risultati ottenuti durante le prime gare della passata stagione, infatti, avevano fatto sognare i tifosi italiani della rossa, incollando alla tv un numero maggiore di spettatori. Ma nel 2023, con il dominio già scritto dalla prima gara di Red Bull e Verstappen si è registrato un calo quasi catastrofico.
La media del 2023 è di soli 2.100.000 spettatori TV in tutta la penisola italiana. Si tratta di un calo di quasi un milione rispetto allo scorso anno: in termini percentuali è il -32% degli spettatori. I numeri sono a dir poco emblematici.
Se si vanno ad analizzare i dati parziali si può notare come durante le prime 10 gare gli spettatori si aggiravano sui 2.200.000 milioni con un grande incremento dall’Ungheria a Singapore. Solo a Monza ci sono stati più di 4.000.000 milioni di spettatori e quasi 3 milioni a Singapore (l’unica vittoria della Ferrari e unica vittoria non Red Bull della stagione)
Le ultime gare, dal Giappone fino ad Abu Dhabi, presentano dei numeri impietosi. La media è solo di un milione e mezzo, complici anche gli orari e soprattutto i titoli (sia piloti che costruttori) già aritmeticamente assegnati.
Il decimo anno della Pay TV, dunque, è stato il grande flop. Soprattutto se si pensa che l’ultimo anno della tv in chiaro aveva segnato una media di quasi 7 milioni di spettatori.
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