Dopo aver ripercorso il 2023 di Verstappen e Perez, andiamo ad osservare la stagione del team Red Bull.
Dopo aver ripercorso il 2023 di Verstappen e Perez, andiamo ad analizzare la stagione del team Red Bull. Faremo un confronto dell’anno con le aspettative pre-campionato. Rivivremo poi il momento migliore e quello peggiore della scuderia. Per concludere vedremo una breve comparata dei due piloti.

Aspettative pre-campionato
La Red Bull è arrivata ai test pre-stagionali in Bahrain dimostrando da subito la potenza delle vetture. Per loro è filato tutto liscio nei tre giorni in pista, e hanno portato una macchina veloce, costante, equilibrata e soprattutto leggera.
A confermare le intenzioni del team riguardo al peso della macchina è stato Christian Horner nella conferenza stampa del weekend del Bahrain. “Il progresso più importante è stato la perdita di peso: tutta la squadra ha fatto un ottimo lavoro per arrivare al limite“.
L’attenzione si è poi spostata sulla questione della galleria del vento: la Red Bull ha avuto una limitazione del 10% per la stagione 2023 a causa dell’infrazione del budget cup (del 2021). Questo, però, non ha spaventato Horner ad inizio anno, che ha dichiarato: “Dobbiamo essere molto selettivi ed estremamente efficienti”.
Considerazioni di fine stagione
Possiamo dire che la Red Bull è stata perfetta quasi in ogni aspetto (poiché, come sottolineato da loro stessi, c’è ancora margine di miglioramento). Durante l’arco di tutta la stagione è stata la macchina migliore: ha mancato la vittoria solo in un appuntamento su 22. Una nota di merito va all’affidabilità delle Power Unit Honda, e si capisce quanto siano migliorate nel tempo dal fatto che Verstappen non si è mai ritirato in tutto l’anno, mentre Perez lo ha fatto, ma non per motivi legati all’affidabilità.
Per quanto riguarda gli sviluppi in galleria del vento, la Red Bull non è andata incontro a particolari difficoltà. Questo dal momento che il team ha smesso di sviluppare la vettura a metà stagione ma sono comunque rimasti i migliori, salvo rare eccezioni.
Weekend migliore per Red Bull
Proseguiamo con il racconto del 2023 del team Red Bull con la tappa migliore. Abbiamo selezionato Miami, weekend che si è concluso con una doppietta del team austriaco: primo Verstappen, secondo Perez.
Facciamo però un passo indietro, tornando al Q3 del sabato. Sia Leclerc che Verstappen sbagliano il primo tentativo. La Ferrari poi si rilancia, seguita da Max. Durante il suo giro, Charles va a muro, provocando bandiera rossa: Verstappen non ha potuto finire il giro. Qual è il risultato? Perez scatta dalla pole, seguito da Alonso. Leclerc occupa la settima piazzola e Verstappen solo la nona.
La domenica, però, inizia la super rimonta di Max. Da una difficile posizione di partenza, al giro 9 si trova già quarto, e al giro 15 negli scarichi di Perez (che fino a quel momento era riuscito a mantenere la prima posizione). Con la sosta ai box del pilota numero 11, Max riesce a passare in prima posizione, allungando sul compagno di squadra. Al momento del pit stop, Verstappen non ha abbastanza gap per rimanere primo, ma nessun problema: in due giri riesce a riprendersi la leadership.
Sul podio salgono Verstappen e Perez, a distanza di “soli” 5 secondi e 3 decimi, seguiti da Alonso a 20 secondi e 9 decimi dal secondo. Un ottimo weekend per la Red Bull, che ha dimostrato la superiorità sugli altri team.
Weekend peggiore per Red Bull
La tappa più buia per la scuderia di Milton Keynes è quella di Singapore: l’unica della stagione in cui non sono arrivati al gradino più alto del podio.
Sta volta bisogna partire dal Q2. Da questo momento la qualifica dei due Red Bull diventa un incubo. Perez danneggia il fondo dopo un passaggio troppo aggressivo sul cordolo, e Verstappen riceve ben 3 investigazioni (nessune verrà convertita in penalità). Al termine del Q2 il messicano è il primo degli esclusi, preceduto da Verstappen che è sul filo. E’ Lawson che decide le sorti dell’olandese: il nuovo pilota AlphaTauri si è classificato decimo, togliendo a Max la possibilità di accedere al Q3.
Durante la gara i due piloti Red Bull provano una rimonta, ma il meglio che possono fare è chiudere in quinta (Verstappen) e ottava posizione (Perez). Il team per tutto il weekend non è riuscito a trovare l’assetto giusto, e in gara i piloti segnalano difficoltà nella gestione gomme. Questo, come hanno precisato anche i vertici Red Bull, indica che la scuderia ha ancora qualcosa da migliorare per arrivare ad un dominio totale.
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Comparata Verstappen – Perez

Fonte: Vanessa Cravotta per Paddock News 24
In questo grafico sono rappresentati i risultati di tutte le 22 gare della stagione. Verstappen ha vinto 19 gare, contro le 2 di Perez. Possiamo notare come l’olandese sia molto più costante nei risultati. Nonostante non abbia vinto tutti i GP, infatti, ha mancato il podio una sola volta: a Singapore. Per Perez, invece, la questione è diversa: è salito sul podio per 9 gare. Per quanto riguarda i risultati, però, il messicano ha fatto la sua parte, poiché ha contribuito alla vittoria del mondiale costruttori, e ha piazzato la sua vettura in seconda posizione (anche se con un distacco abissale da Verstappen).

Fonte: Vanessa Cravotta per Paddock News 24
Qui, invece, sono rappresentati i risultati delle qualifiche dei due piloti. Possiamo notare come nelle giornate di qualifica la RB19 non sia stata dominante tanto quanto la domenica. Rimane sempre la scuderia austriaca quella con più pole: 15 di cui 13 per Verstappen e 2 di Perez. Il messicano anche in qualifica dimostra le sue difficoltà rispetto al compagno. Il pilota numero 11, infatti, per ben sette volte non è riuscito ad accedere al Q3.
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Fonte copertina: Oracle Red Bull Racing on X