La Red Bull ha già la testa al campionato F1 2024, secondo quanto dichiarato da Christian Horner: “Per compensare l’handicap in galleria del vento, dobbiamo già pensare all’anno prossimo”.
Con il 2023 in tasca, non sorprende che Red Bull possa già pensare al campionato F1 2024. In Ungheria, il team di Milton Keynes è diventato la prima squadra a vincere 12 gare di fila. Max Verstappen si è preso una vittoria schiacciante, sbaragliando la concorrenza e portando Toto Wolff a definire la RB19 “l’unica F1 fra tante F2“.
A spingere l’olandese verso la sua prestazione da record è stato anche un vasto pacchetto di aggiornamenti: modifiche ai sidepod e al fondo vettura, le più importanti da inizio stagione, ma anche le ultime, secondo Christian Horner.
“Abbiamo fatto quel che andava fatto – ha spiegato il team principal Red Bull – Ora dobbiamo concentrarci sul prossimo anno. Abbiamo un forte handicap in galleria del vento, rispetto ai nostri rivali, e dobbiamo essere molto selettivi sugli sviluppi da portare“.
Cosa dice il regolamento tecnico?
Secondo le Aerodynamic Testing Restrictions, le scuderie che sono più avanti in classifica in determinati momenti della stagione ricevono una penalità nell’uso sia della galleria del vento, sia delle simulazioni CFD (computational fluid dynamics).
Date le graduatorie di metà stagione, Red Bull avrà accesso solo al 70% del tempo di sviluppo base. Per rapportarlo agli altri, ad esempio, possiamo considerare Mercedes, che avrà il 75%, Aston Martin, con l’80%, e Ferrari con l’85%. McLaren, grazie ad un inizio di stagione disastroso, avrà addirittura il 95% del tempo concesso.
Inoltre, ad aggiungersi all’handicap regolamentare, Red Bull dovrà scontare un ulteriore 10% di penalità a causa della violazione del budget cap, inflittagli la passata stagione. Secondo Horner, all’atto pratico, questo handicap rispetto agli avversari è “impressionante“.
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Gli sviluppi in ottica 2024
“Dobbiamo essere molto selettivi in ciò che facciamo – ha dichiarato Christian Horner – La penalità per il budget cap si estinguerà ad ottobre e, fino ad allora, saremo in netto svantaggio rispetto ai nostri rivali“.
A far paura è soprattutto McLaren: “Loro possono fare molti più test in galleria del vento rispetto a noi e le nostre prestazioni, comparate alle loro, sono in forte calo. I nostri ingegneri stanno facendo un lavoro magistrale con i mezzi a loro disposizione“.
Gli sviluppi importanti, comunque, saranno tutti in ottica 2024: “Avremo qualche piccolo aggiornamento in determinati circuiti, ma nulla che non sia stato già studiato e sviluppato. L’attenzione è al 2024“.
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