Daniel Ricciardo è convinto l’essere stato licenziato dalla McLaren sia stata una “benedizione”, per la sua carriera in F1.
Daniel Ricciardo, ad un anno dal suo licenziamento dalla McLaren, è convinto che allontanarsi dal Circus della F1 sia stata una “benedizione“. L’amore con il team di Woking non è mai davvero sbocciato, nonostante la vittoria a Monza nel 2021. Ora l’australiano si sente meglio ed ha ritrovato fiducia nelle sue capacità e amore per lo sport.
Daniel Ricciardo e McLaren si sono incontrati, per la prima volta, nel 2021. Nel suo anno d’esordio nel team di Woking, l’australiano non è riuscito a tenere il passo di Lando Norris, pur conquistando l’unica vittoria stagionale del team, a Monza. Nel 2022, dopo delle prestazioni altrettanto deludenti, ha annunciato la rottura con la scuderia inglese, nonostante un contratto fino alla fine del 2023.
“In quel momento è stata dura – racconta Ricciardo – Ho pensato che essere licenziato non avrebbe aiutato la mia reputazione ma, a Natale, tornato a casa, non mi importava più. È stata una benedizione, in realtà. Dovevo farmi da parte e ritrovare me stesso, ritrovare l’amore per il mio sport. Magari avrei potuto farlo in altro modo, ma non credo che completare il mio contratto mi avrebbe aiutato“.
“In un certo senso, ringrazio McLaren di avermi licenziato – continua l’australiano – Eravamo in un buco e non sapevamo come uscirne. Penso davvero di aver perso un po’ delle mie capacità tecniche, un po’ delle mie abilità. Quando le cose non andavano bene, le gettavo via. Poi, provandone di nuove e vedendo che neanche quelle funzionavano, perdevo fiducia in me stesso“.
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L’approdo in Red Bull ha certamente aiutato Daniel Ricciardo. Le sue prestazioni al simulatore sono andate via via migliorando, fino al test con la RB19, che gli ha definitivamente consegnato il sedile di Nyck de Vries, in AlphaTauri.
“Pensavo che non ce l’avrei più fatta. Quando ho provato il simulatore della Red Bull, ho capito che non ero una persona molto sicura. In un certo senso, è stato un sollievo realizzare che semplicemente non potevo performare come pensavo. Mi dava una qualche giustificazione“.
“Mi era chiaro che non riuscivo a dare il 100% – conclude Ricciardo – Lasciare la McLaren mi ha dato la possibilità di ricominciare da capo, ritrovare alcune cose e tornare in me“.
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