Dopo i mediocri risultati ottenuti nel 2023, la Mercedes ha deciso di rivoluzionare il progetto della monoposto per il 2024: ma c’è il rischio che possa essere fallimentare
Nonostante il secondo posto nel mondiale costruttori, la Mercedes è consapevole del fallimento del progetto del 2023 e sta mettendo in atto una rivoluzione per il 2024. Ma perché ripartire da capo non sempre è una buona idea?
Che la W-14 sia stata una vettura al di sotto delle aspettative non è un grande mistero. Durante le ultime uscite della stagione, infatti, Toto Wolff si è spesso trovato in difficoltà per per spiegare i limiti mostrati in pista dalla monoposto tedesca.
Senza troppi giri di parole, il team principal austriaco ha spesso dichiarato che c’era ben poco da fare con la W-14 e che spesso è stato difficile comprendere perché la monoposto mostrasse così tante problematiche. La totale mancanza di competitività ha fatto segnare un record negativo: era dal 2012 che la Mercedes non riusciva a vincere neppure una gara durante tutta la stagione.
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Per provare a colmare il divario con la Red Bull, dunque, a Brackley hanno deciso di mettere in atto una vera e propria rivoluzione. “Stiamo cambiando il concetto. Ci stiamo allontanando dall’attuale progetto del telaio, della distribuzione del peso e dei flussi d’aria” ha dichiarato Toto Wolff.
In sostanza, cambiare definitivamente la filosofia della monoposto sembra essere l’unica via d’uscita per ritornare ad essere competitivi. “Rivoluzionare qualcosa partendo quasi da zero, però, può risultare anche un grosso fallimento. Il progetto può dare vita ad una W-15 estremamente competitiva come può dar vita a una monoposto completamente fallimentare. Ma abbiamo deciso di assumerci questo rischio” ha proseguito Wolff.
“Di base non sono una persona ottimista e questo può essere un grosso limite. Ma abbiamo deciso di affrontare questa nuova sfida consapevoli delle conseguenze negative che può avere” ha poi concluso il team principal austriaco.
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