Stagione con alti e bassi per Aston Martin, quella del 2023. Si poteva fare di più?
La stagione 2023 di F1 è stata per Aston Martin quella della consacrazione, dopo qualche stagione nelle retrovie. Le prime gare avevano dato speranza, ma verso metà stagione è cambiato tutto e i risultati hanno faticato ad arrivare. Nella seconda metà della stagione, gli aggiornamenti portati dalla casa britannica hanno iniziato a stentare, e quei pochi che sono stati portati spesso non hanno funzionato. Insomma, le altre squadre hanno sviluppato la macchina e loro no. Aston Martin è passata da seconda a quinta forza, venendo scavalcata da Ferrari, Mercedes e persino McLaren nella classifica costruttori.
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La stagione dei piloti
Per quanto riguarda i piloti, la situazione è da dividere in due. Per Alonso, l’andamento rispecchia abbastanza quello della vettura. Ad inizio anno è stato molto competitivo, portando a casa sei podi nelle prime otto gare, con due secondi posti e quattro terzi posti. Da qua in poi porta a casa soltanto più due podi, concludendo con otto in ventidue gare. Chiude al quarto posto della classifica piloti, a pari punti con Leclerc, dopo essere stato in lotta con Hamilton verso inizio anno.
Per quanto riguarda Stroll, la storia è un po’ diversa. Il canadese non è quasi mai riuscito a tenere il passo dello spagnolo, non arrivando mai a podio. Spesso eliminato in Q2, il suo passo di qualifica non è all’altezza. Arriva in Q3 solo 10 volte, contro le 23 del compagno di squadra, tra sprint shootout e qualifiche. Chiude davanti ad Alonso solo 6 delle 28 gare a disposizione. Porta a casa 74 dei 280 punti totali della scuderia. Stagione molto complicata la sua, che ha sofferto la presenza di un campione assoluto al suo fianco.
Aston Martin avrebbe potuto fare di più?
La risposta non ce l’abbiamo. Sicuramente con due piloti sul livello di Alonso avrebbe potuto lottare per posizioni più alte nel mondiale costruttori, portando a casa più podi e magari una vittoria. Dal lato scuderia, la vettura è stata sul pezzo per metà stagione. Gli aggiornamenti non hanno funzionato, ed è un peccato. Ma c’è da considerare che il team viene da un rebranding nel 2021, e da due settimi posti nei costruttori certamente non entusiasmanti.
Chiudendo al quinto posto, il salto di qualità c’è stato. Ma è ancora più evidente analizzando bene la stagione. Con più continuità nei risultati, e più consapevolezza di essere un top team, si può ambire a vincere una gara. La prossima stagione sarà cruciale sotto questo punto di vista, con Alonso che scalpita per quella medaglia d’oro che da troppo manca.
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Immagine di copertina: credit @AstonMartinF1 on X