F1 | Motorista Ferrari racconta l’errore di Vettel ad Hockeneim 2018: “Ennesimo campionato buttato”

L’ex storico motorista Ferrari, Modesto Menabue, ha ripercorso “dall’interno” l’errore di Vettel ad Hockeneim nel 2018, analizzando cause e conseguenze.

Spesso le carriere dei piloti, e più in generale degli sportivi, sono determinate da attimi, i quali possono causare conseguenze irreversibili, sia fisiche che mentali. Uno dei casi recenti più eclatanti nella storia recente della F1 è sicuramente quello di Sebastian Vettel, autore di un piccolo errore con grandissime conseguenze in quel di Hockeneim, suo Gran Premio di casa, nel 2018.

Cosa successe al GP di Hockeneim 2018?

Ripercorriamo in breve la vicenda. Il tedesco stava dominando il Gran Premio nonchè allungando il vantaggio nella classifica mondiale, quando ad un certo punto iniziò a piovere. Tuttavia, a seguito dell’asfalto umido, il pilota Ferrari è stato vittima di un bloccaggio al posteriore che lo ha fatto finire in ghiaia con conseguente ritiro. A vincere quella gara sarà poi Hamilton, autore di una stupenda rimonta, suo rivale per il titolo, il quale da lì prese uno slancio incontrastabile per la conquista di quest’ultimo.

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Vettel in barriera, GP Hockeneim 2018 (©action plus)

Dunque, tale momento inevitabilmente cambiò non solo l’inerzia, e poi le sorti, di quel mondiale, ma anche la carriera di Vettel a Maranello. Da lì in poi infatti il pilota n°5 entrò in un tunnel che lo portò a compiere altri numerosi errori culminati con il mancato rinnovo da parte di Ferrari due anni dopo. Le opinioni dei tifosi in merito si dividono: c’è chi afferma che tale episodio sia stato un caso isolato e che il mondiale avrebbe avuto ugualmente tale epilogo, altri invece sostengono che il 4 volte campione del mondo non si riprese mai del tutto da quell’episodio.


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Il racconto “dall’interno” di Modesto Menabue

A raccontare tale episodio è stato Modesto Menabue, storico ex motorista Ferrari dal 1978 al 2019 (e uno degli ultimi “uomini del cavallino” ad essere stato assunto dal Drake), in un’intervista a speedweek.com.

L’ingegnere ritiene che tale incidente sia stato un errore del pilota, in particolare di distrazione: “La macchina era superiore, ma penso che la sua concentrazione sia scemata“.

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Modesto Menabue, ex motorista Ferrari (©Gazzetta di Modena)

Successivamente ha ripercorso quegli attimi di gara, sostenendo che quell’errore fu determinante per l’esito del campionato: “l’ingegnere gli aveva detto via radio di non spingere, ma alla fine ha spinto lo stesso ed è uscito. Un altro mondiale buttato al vento“.

Inoltre, ha provato a fornire la causa dietro tale episodio: “Penso che abbia sofferto la pressione di Hamilton, a differenza di Verstappen, come quest’ultimo ha dimostrato nel 2021″.

Infine Menabue ha analizzato anche il post: nel 2019 la Ferrari cambiò vertice passando da Arrivabene a Binotto e scelse di sostituire Kimi Raikkonen con Charles Leclerc. Ben presto le speranze della squadra virarono appunto verso il giovane prodigio il quale, infatti, mise ben presto in difficoltà il veterano Vettel, battendolo sin dalla sua prima stagione. Ciò ovviamente non giovò all’ex Red Bull, il quale non si sentì più al centro del progetto e supportato dalla squadra, fattore fondamentale per la fiducia di un pilota: “Dopo il 2018, Vettel si è sentito emarginato. La squadra contava su Charles, e Maurizio Arrivabene, che era il suo sostenitore, se n’era andato. Penso che il lavoro della squadra non abbia funzionato bene come sarebbe stato necessario per aiutare Sebastian“.


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Immagine di copertina: ©actionplus

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